IMPRESA QUASI COMPIUTA: IL TABELLONE FERMA IL SAN NILO

 

Stella Azzurra Viterbo - San Nilo Grottaferrata 44-55 (sospesa)
Parziali:
12-17 / 23-17 / 9-21 /

Viterbo: Price 8, Giannini 2, Cittadini 5, Comastri n.e., Vigori 8, Manzo 6, Bertini n.e., Meroi, Taurchini 2, Casanova 2, Madet n.e.; Coach: Fanciullo

San Nilo:  Chiminello 5, Permon 20, Villamaina n.e., Ridolfi 6, Reali 8, Mazzocchia n.e., Spinosa, Oliva 12, Brenda 4, Proietti n.e., De Nicola n.e.; Coach: Busti

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Una domenica dall’epilogo incredibile quella vissuta dalla Serie B del San Nilo, che ospite di Viterbo va incontro a una di quelle giornate eufemisticamente surreali. A causa della rottura del tabellone e di un problema all’impianto di sollevamento della struttura, infatti, la partita inizia con 45’ minuti di ritardo, salvo poi essere interrotta a 2’ minuti dalla terza sirena (sul 44-55 San Nilo) per la rottura del tabellone sostituito. Constatata l’assenza di un’ulteriore attrezzatura di riserva gli arbitri hanno poi decretato la fine della partita, con la palla che adesso passa al Giudice Sportivo, i cui provvedimenti sono attesi per Martedì pomeriggio. Tante le opzioni possibili, ma è chiaro come al momento si tratti di semplici ipotesi, che lasciamo volentieri agli organi preposti. Ciò che resta è una prestazione senz’altro confortante, sia per il risultato (match sospeso sul 44-55 per i nostri ragazzi), sia per la bella reazione piazzata dai cryptensi, capaci di rimettersi in partita e poi allungare dopo un avvio di ripresa oltremodo complesso.
Nel mezzo luci e ombre per i ragazzi di Busti, partiti un po’ a rilento ma quasi sempre in testa nell’arco del primo tempo, rovinato soltanto da un quantitativo industriale di palle perse (12 in 20’ minuti). Ad ogni modo tanti anche gli aspetti positivi, a cominciare da un Permon in versione extra lusso, che aveva girato alla boa di metà gara con 17 punti all’attivo, esattamente la metà di quanto fatturato complessivamente dal San Nilo. In effetti quasi tutta sua la prima fiammata cryptense, con il San Nilo che risponde nel migliore dei modi al 6-0 iniziale, trovando il primo vantaggio della gara dopo 7’ minuti e mezzo di una partita affatto brillante. La lunga pausa prima della palla a due, infatti, rende l’avvio di gara particolarmente bruttino, con entrambe le squadre che faticano a trovare un po’ di ritmo e buone percentuali. Non a caso dura pochino l’allungo iniziale di Viterbo, con Reali e soprattutto Permon a cancellare - come anticipato - il break firmato precedentemente da Vigori e Bantsevich. Vantaggio che regala finalmente un minimo di fluidità ai nostri ragazzi: non a caso arriva un altro mini parziale del San Nilo (2-6), che grazie a un paio di lampi di Reali vola a +5 (12-17), con l’unico neo rappresentato dai 2 falli di Spinosa e dalle già citate palle perse.

Vantaggio cryptense che tocca le 8 lunghezze (14-22) all’inizio della seconda frazione, sugli scudi il solito Permon, anche se più in generale è tutta la squadra a girare meglio, anche in virtù delle forzature della Stella. Non a caso rivoluziona del tutto il quintetto Fanciullo, che oltre a varare l’assetto pesante (Vigori con Cittadini) prova ad alzare l’intensità difensiva affiancando Taurchini e Casanova al neo entrato Manzo. Scelta che paga enormi dividendi per la Stella, che in poco meno di un minuto piazza un pesantissimo 9-0 di parziale, ribaltando in un amen inerzia e punteggio (23-22). Decisiva la pressione di Manzo su Reali, che oltre a fruttare almeno 3 recuperi fa perdere un po’ di certezze ai nostri ragazzi, costringendo Busti al minuto di sospensione. Al rientro si sblocca Oliva (partita da leader vero), ma in generale continua a farsi preferire Viterbo, che al netto di percentuali bassine aggredisce i portatori di palla cryptense, mettendo un altro po’ di sabbia negli ingranaggi del San Nilo. Tuttavia l’intensità e l’atletismo portano a galla l’altra faccia della medaglia, quella dei falli, che cambiano nuovamente spartito al match. Il 3º fallo personale di Vigori e Taurchini, infatti, costringe Fanciullo a modificare il quintetto della rimonta, prestando il fianco alla reazione dei nostri ragazzi, concretizzata da un viaggio in lunetta di Permon e dalla tripla di Oliva, che fissa il punteggio sul 27-30 San Nilo. Peccato che i cryptensi vedano spegnersi la luce proprio al tramonto di questo primo tempo, con le tante - troppe - perse che permettono a Viterbo di tornare negli spogliatoi addirittura in vantaggio (35-34), non fosse altro per l’uno-due confezionato da Price e da un Casanova molto più prezioso di quanto non dicano le cifre.

Sull’onda lunga del buon finale di tempo è ancora Viterbo a ripartire meglio, con il +5 (39-34) sul tabellone che ha due grossi motivi: l’impatto di Bantsevich e qualche disattenzione di troppo dei nostri ragazzi, che pure in attacco continuano a non trovare il fondo della retina, evidenziando poca lucidità e un filo di nervosismo. Il rientro di Oliva, però, tenuto inizialmente fermo per via dei due falli a referto, scatena un effetto domino devastante, con il San Nilo che sciorina da qui 4’ minuti abbondanti quasi perfetti, come ampiamente sottolineato dal clamoroso 2-14 di parziale. Un break che ha tanti protagonisti, a partire da uno scatenato Oliva, che segna 7 dei suoi 12 punti proprio in questo frangente, supportato al meglio da Ridolfi e da un Brenda in costante crescita. Del capitano, infatti, la tripla del 44-48, così come di DB19 la rubata che porta al layup di Reali e l’assist per l’inchiodata di Oliva, quella che di fatto e nei fatti chiude la partita. Così come accaduto durante il riscaldamento dopo una schiacciata di Price, infatti, i cristalli del tabellone si incrinano, stavolta dopo l’affondata di PO12. Col senno di poi una vera e propria maledizione, che i dirigenti di Viterbo avevano in un certo senso provato a sventare sostituendo il tabellone, ma quando il buongiorno si vede dal mattino…
Ora palla che passa metaforicamente al Giudice Sportivo, cui spetta il compito di dirimere una questione non così semplice o scontata. Dal canto nostro, nonostante un senso di incompiuto, ci portiamo a casa segnali molto confortanti, da cui sarà necessario ripartire per sfatare finalmente il tabù casalingo, dove la vittoria manca addirittura dallo scorso 22 Aprile (vs il Pass). A questo proposito, in attesa di saperne di più sulla trasferta di Viterbo, occhi puntati sul match del prossimo 28/10 alle 18.30 contro il fanalino di coda Mondragone. Una sfida durissima, che in un modo o nell’altro segnerà uno dei momenti sliding doors della nostra stagione. Servirà il grande pubblico, ma soprattutto sarà necessaria una serata da vero San Nilo.

 

#ForzaGrotta
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