ACCIACCHI E ASSENZE NON FERMANO IL SAN NILO: BATTUTA VALMONTONE

 

San Nilo Grottaferrata - Virtus Valmontone

Parziali: 25-23 / 24-21 / 16-18 / 22-14
San Nilo: Permon 20, De Nicola n.e., Iannazzo n.e., Ridolfi 17, Reali 17, Mazzocchia 4, Spinosa 8, Oliva n.e., Brenda 8, Scarano n.e., Proietti 13, Sinanaj; Coach: Busti
Valmontone: Iannuzzi 2, Gori 6, D’Ascenzo 2, Ogiemwonyi 9, Ugolini 20, Scascitelli 6, Tarahija 7, Vieira 2, Cernic 22; Coach: Ippoliti
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Tre su tre e, seppure solo momentaneamente, 2º posto agganciato per la CGold del San Nilo, che nonostante le assenze (out Oliva e Chiminello) e le condizioni non ottimali di Brenda - recuperato soltanto in extremis - vince e convince contro la Virtus Valmontone, cogliendo una vittoria importante e niente affatto scontata. In effetti, complice un ulteriore assottigliamento delle rotazioni, si è rivelato più difficile del previsto il compito dei cryptensi, in grado comunque di sfoderare un’ottima partita, soprattutto sotto il profilo della sicurezza e della lucidità. A questo proposito da sottolineare la prova di tutto il collettivo, con Busti che ha trovato di volta in volta un protagonista differente, in grado - al di là dei punti - di imprimere la propria firma sulla partita.
Match che peraltro si era messo subito in salita per i cryptensi, come da copione solita partenza al rallentatore per i nostri ragazzi, che dopo 4’ minuti di gioco si ritrovano già a -8, puniti a ripetizione dalla solidità di Scascitelli nel pitturato e dall’estro di Ugolini, anche se la tripla del 4-12 porta la firma di un ottimo Cernic. Tuttavia, al netto di qualche buon tiro lasciato per strada, non tarda ad arrivare la risposta dei ragazzi di Busti, che la seconda metà della prima frazione la attaccano con decisione, impiegando soltanto un paio di giri d’orologio per ribaltare inerzia e punteggio. I 6 punti quasi in fila di capitan Brenda  infatti, oltre ad essere di pregevole fattura hanno il merito di destare i cryptensi dal torpore iniziale (10-16), mentre per ciò che concerne il sorpasso successivo, il merito è tutto di uno scatenato Reali (17 e 5 assist) che di triple in fila ne realizza addirittura tre, permettendo al San Nilo di volare a +3 (21-18), cancellando di fatto il già citato avvio col freno a mano tirato. Ciliegina sulla torta, che chiude un clamoroso 15-2 di parziale in favore dei nostri ragazzi, il primo squillo di un positivo Mazzocchia e la scorribanda in entrata di Permon (20 con 8 falli subiti), con il San Nilo che inizia così a pregustare quella che molto somiglia alla prima vera fuga della partita (25-18). La tripla di Ogiemwonyi, però, oltre ad interrompere la lunga carestia offensiva degli ospiti ha un duplice significato, mettendo in risalto due dei principali aspetti della partita: le ottime percentuali dalla lunga dei casilini (almeno un paio molto fortunose) e la solidità di Valmontone, che come anticipato si rivelerà un cliente niente affatto semplice per i nostri ragazzi, così come sottolineato dal 25-23 della prima sirena.

Match che pure in avvio di seconda frazione conferma la sua andatura a fisarmonica, con il San Nilo che piazza qua e là un paio di allunghi importanti, cui gli ospiti rispondono puntualmente presente. In avvio, ad esempio, è contagiosa l’energia di Ridolfi (solita doppia doppia), che di fatto riprende da dove aveva lasciato a Cassino, confermando un momento di forma davvero splendente. In effetti sono tutti suoi i primi 7 punti del San Nilo nel corso della seconda frazione, ma come sottolineato in precedenza è una serata semplicemente magica quella vissuta al tiro da Valmontone, che grazie alle triple di Tarahija (sulla sirena dei 24”) e di Cernic rimane in scia (32-29), facendo passare in secondo piano anche un’assenza pesante come quella di Veljkovic. Ospiti che nel frattempo pareggiano addirittura i conti dopo la tripla di tabella di Gori, ma dopo il tecnico a Proietti (primo impatto complesso) è rabbiosa la risposta dei nostri ragazzi, che oltre a quelle di Ridolfi si godono le giocate di un ispirato Permon, protagonista assoluto del break che vale il 40-34 San Nilo. Busti preferisce comunque parlarci un po’ su, e in uscita dal timeout i frutti si vedono, con i padroni di casa che aggiornano il massimo vantaggio sul +8 (44-36) grazie a Mazzocchia e allo strapotere di Ridolfi a rimbalzo d’attacco. Ad ogni modo c’è ancora vita per Valmontone, il gioco da 3 punti e la successiva tripla firmata da un indemoniato Cernic costringono agli straordinari i ragazzi di Busti, che nonostante un primo tempo da 49 punti faticano a scrollarsi di dosso una Valmontone sempre sul pezzo, per cui il 49-44 di metà gara sembra stare persino stretto, non fosse altro per il 2/3 in lunetta di un Cernic da 14 punti in 18’ minuti.

Copione che pure in avvio di ripresa resta fedele a quanto visto nella prima parte di gara, con il San Nilo che prova invano a scappare via, anche perché - fortuna o meno - Valmontone non smette di crederci, confermando le ottime impressioni destate a Ferentino meno di due settimane fa. Alla tripla del Permon che vale il +7 (52-45) rispondono, infatti, il solito Cernic e Ogiemwonyi, che con la seconda tripla di serrata fissa il -3 (52-49) ospite. Possesso pieno di distanza che i cryptensi manterranno per tutto l’arco di una terza frazione intensissima, caratterizzata dalla grande intensità messa in campo da entrambe le squadre. Non a caso sono gli errori e i viaggi in lunetta a farla da padroni, con Valmontone comunque sempre in scia, anche perché pure D’Ascenzo dimostra una “buona mano” dalla medio-lunga distanza, mettendo una pezza al facile layup concesso a  Reali qualche secondo prima (56-53 dopo 25’ minuti). Nel frattempo, con le percentuali che si abbassano, è l’energia a giocare un ruolo cruciale, ma anche in questo caso domina l’equilibrio, con Valmontone che resta sempre aggrappata alla partita. Merito di Gori (altra tripla di tabella) e di Cernic, che dopo qualche minuto silenzioso torna a farsi sentire (jumper dalla media per il 62-58), rispondendo nel migliore dei modi all’uno-due firmato in tandem da Ridolfi (2/2 in lunetta) e da un redivivo Proietti, che protagonista - col senno di poi - lo resterà da qui fino alla fine (13 in appena 13’ minuti). Sua, infatti, la rubata che toglie a Valmontone l’opportunità di tirare per il sorpasso (2/2 di Tarahija per il 62-60), così come sono suoi i liberi del +5 (65-60) a 20” secondi dalla terza sirena. Proprio sul finire del terzo quarto, però, Vieira raccoglie direttamente dalla spazzatura un altro viaggio in lunetta preziosissimo, che a 10’ dalla fine vale ancora il -3 (65-62).

Tuttavia, come anticipato in precedenza, è Proietti a salire in cattedra in vista della volatona finale, con MP30 che inaugura la quarta frazione realizzando due triple in fila pesantissime (la seconda su assist splendido di Mazzocchia), che oltre a valere il +9 (71-62) San Nilo sanciscono il primo vero momento di difficoltà di Valmontone. Complice qualche errore, infatti, gli ospiti stavolta registrano un piccolo passaggio a vuoto, tant’è che i tentativi di rimonta dei casilini non andranno oltre il -6 firmato da Ugolini in un paio di occasioni. Dopo il 2/2 in lunetta del play di Valmontone, infatti, Reali piazza un’altra accelerata terrificante, che a 4’ minuti dalla fine molto somiglia ai titoli di coda sulla partita. Del resto le due triple quasi in fila del grande ex di giornata oltre a significare il +10 (79-69) cryptense, costringono Ippoliti ad un doppio timeout in meno di 2’ minuti. Di fatto e nei fatti mossa della disperazione per Valmontone, ma nonostante il finale coraggioso di Cernic e Ugolini il San Nilo controlla bene gli ultimi spiccioli di partita, con Spinosa che corona una partita di grande sacrifico (anche 6 rimbalzi e 5 assist) andando a realizzare i canestri della staffa, compreso quello del +11 (85-74) a 90” secondi dalla fine. Minuto e mezzo in cui traspare un filo di nervosismo, scacciato via dall’87-76 finale che vale la terza vittoria consecutiva.
Un successo pesante e affatto scontato, che in attesa delle sfide domenicali ci porta momentaneamente al 2º posto e, aspetto più importante, sempre a +2 dal 5º posto di Anzio. Non solo: assenze e acciacchi vari rendevano questa sfida la più classica delle bucce di banana, schivata con la solidità e la sicurezza della grande squadra. Dal solito Ridolfi a Permon molte le note liete della serata, con una menzione particolare da attribuire a Proietti, Spinosa e Mazzocchia, molto più importanti di quanto non dicano le cifre. Ora più che mai, però, sarà importante recuperare tutti gli effettivi, con il mirino già rivolto al match di Sabato 25/03 alle 18.00 sul campo della Smit, altra tappa fondamentale per continuare a sognare.

#ForzaGrotta