SOFFERENTI MA VITTORIOSI: BATTUTA ANCORA LA TIBER

 

San Nilo Grottaferrata - Tiber Basket 67-59

Parziali: 8-13 / 19-24 / 14-10 / 26-12

San Nilo: Di Simone 10, Scarano n.e., Ridolfi 9, Reali 19, Polselli 13, Brenda 2, Stainier 3, Proietti 3, Sinanaj n.e., Ponzelletti 8; Coach: Busti

Tiber: Niccolai 8, Dalsasso 6, Bertoldo 20, Bistarelli 7, Tiburzi n.e., Gentile, Ricciardi, Romanelli n.e., Meschini 4, Padovani 3, Cullar 11; Coach: Santucci

 

Così come nella gara d’andata la Tiber fa soffrire tremendamente il San Nilo, che però, esattamente come accaduto a metà Ottobre, ha la forza di reagire dopo una partenza falsa, trovando negli ultimi 10’ minuti le chiavi per portarsi a casa, oltre al 2-0 nel doppio confronto, due punti di fondamentale importanza.

Il 2021 dei cryptensi, infatti, si chiuderà comunque vada al 2º posto, che viste le difficoltà incontrate negli ultimi mesi non era affatto scontato. A maggior ragione dopo la brutta partenza di oggi, con gli uomini di Busti quasi troppo brutti per essere veri in avvio, con la palla che non gira e con la difesa che più che graffiare finisce per accarezzare gli avversari. Dopo 4’ minuti, infatti, è 2-5 Tiber, con gli ospiti che perdono nel frattempo Ricciardi (fastidio al polpaccio), che si va aggiungere ad una lista degli assenti già lunga e ricca di talento (out Permon e Oliva per il San Nilo, Algeri per gli ospiti). Busti intanto prova a girare l’inerzia con il time out, ma il San Nilo del primo tempo è spento, lento, e con poche idee, tutte piuttosto confuse. Così l’8-13 della prima sirena è quasi un mezzo affare per i cryptensi, non per cui il peggio, però, deve ancora arrivare.

Nella seconda frazione, in effetti, il canovaccio non cambia affatto, con gli ospiti che sono bravissimi nello sfruttare le disattenzioni commesse dal San Nilo. Bertoldo ad esempio buca con 2 triple in fila due brutte rotazioni di Brenda e compagni, che in un amen sprofondano così a -10 (11-21). Doppia cifra di svantaggio che, inutile negarselo, pesa parecchio sulle gambe deh padroni di casa, che da qui fino all’avvio dell’ultima frazione sembrano letteralmente impantanati nelle sabbie mobili. Tutti gli sforzi fatti, non a caso, si tramutano in una nulla di fatto, con la Tiber prova ad addormentare la partita e a colpire ogni qual volta il San Nilo abbassa la guardia. Gli 8 punti in fila di Niccolai, ad esempio, fiaccano la mini rimonta abbozzata da Reali (appena 9’ minuti nel primo quarto per via dei problemi di falli) e Polselli, mentre il colpo del k.o. prova ad assestarlo Padovani, a segno con l’8ª tripla di serata per una Tiber sempre più in controllo. Eppure, con qualche canestro rubacchiato dalla spazzatura il San Nilo resta lì, (solo?) a -10 (27-37) alla pausa di metà gara.

Secondo tempo che, di fatto, si apre così come si era chiuso il primo: il San Nilo qualche fiammata qua e là l’assesta, ma quando la rimonta sembra ormai prossima a compirsi arrivano un paio di blackout che rovesciano il secchio del latte versato. Il -5 (34-39) propiziato da Polselli, in effetti, non dura più di qualche minuto, anche perché Bertoldo continua a martellare la retina cryptense dalla lunga, così come Cullar, che con la tripla del +9 (36-45) sembra esaurire di nuovo la voglia di rimonta del San Nilo. Una quasi tripla di Reali e un bell’acuto di Ponzelletti, però, in un modo o nell’altro la partita la girano, con il 41-47 della terza sirena che, di fatto, racconta l’inizio di una partita tutta diversa, che il San Nilo gioca per larghi tratti… da San Nilo.

Sugli scudi, guarda caso, ancora Ponzelletti e Reali, con quest’ultimo che apre la quarta frazione segnando 3 triple quasi in fila una più bella dell’altra, preziose per ricucire il gap e svegliare i padroni di casa da quel torpore evidenziato per gran parte del primo tempo. E pensare che una gran tripla di Dalsasso l’aveva pure fermata l’emorragia per la Tiber (47-54), ma dopo la terza gemma di MR9 il sorpasso tanto agognato finalmente arriva. Merito di Polselli (solita doppia doppia da 13 punti e 11 rimbalzi) e di Ridolfi, che al netto delle tante imprecisioni al tiro è un fattore in difesa e a rimbalzo, convertendo con un 2/2 in lunetta pesantissimo il pallone del sorpasso (57-56). La Tiber da par suo prova a rispondere ancora con il tiro dalla lunga, ma sul più bello le percentuali al tiro pesante tradiscono i romani, che oltre ad un 2/4 di Cullar in lunetta trascorrono gli ultimi 3’ minuti abbondanti senza canestri dal campo. Il San Nilo, invece, si ritrova proprio proprio nel momento decisivo, tanto in difesa quanto in attacco, con Ridolfi e Di Simone a chiudere definitivamente i conti. Si arriva così al 67-59 finale, che regala al San Nilo una vittoria preziosa, importante, che oltre a regalarci un bel finale di 2021 porta in dote il 2-0 nel doppio confronto e ulteriore consapevolezza, sia su quanto vale questa squadra, sia sul lavoro che c’è ancora da fare. Da qui si può e si deve ripartire, sperando che da Palestrina inizi un percorso nuovo e ancora più bello. Per concludere un plauso particolare a Matteo Apa: insieme a quella di tutti gli altri su questa vittoria una firma bella grossa l’ha messa anche lui!


#ForzaGrotta