NIENTE RIMONTA: SAN NILO SCONFITTO DA UN SUPER SAN PAOLO

 

San Nilo Grottaferrata - San Paolo 66-79

Parziali: 9-24 / 18-19 / 20-14 / 19-22
San Nilo: Chiminello 6, Permon 8, De Nicola n.e., Ridolfi 7, Reali 10, Mazzocchia, Spinosa 5, Oliva 24, Brenda 4, Scarano n.e., Proietti 2, Sinanaj n.e.; Coach: Busti
San Paolo: Pedemonte 2, Miscione 11, Ballin 5, Loi 19, Salvaggi 4, Mostacci, Gentiloni n.e., Conte 10, Amanti 14, Bianchini 2, Galli 12, Paolini; Coach: Colella
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Si ferma a 9 la striscia di vittorie consecutive inanellate dalla CGold del San Nilo, nel big match contro San Paolo affermazione netta e quanto mai meritata da parte dei romani, che come nella gara d’andata partono a razzo (con la complicità dei nostri ragazzi), gestendo poi il resto della partita con grande lucidità e senza mai perdere intensità difensiva. Sul fronte opposto, invece, molto a corrente alterna i cryptensi, cui stavolta non è riuscita la solita rimonta, pagando a caro prezzo un brutto approccio e i tanti errori collezionati in un inizio ripresa che sembrava poter girare del tutto l’inerzia della sfida.
Eppure è proprio nei primi 10’ minuti che il San Nilo commette lo sbaglio più grande: prima frazione assolutamente da incubo per i ragazzi di Busti, che al di là di percentuali scadenti faticano ad accendersi e a mettersi in ritmo, trovando il primo canestro dal campo soltanto dopo 4’ lunghissimi minuti. Al contrario ottimo l’avvio del San Paolo, che se in attacco non sbaglia praticamente nulla, in difesa fa anche meglio, aggredendo ogni singolo possesso giocato dal San Nilo. Così finisce per non sorprendere affatto lo 0-10 romano dopo 3’ minuti, break propiziato da uno scatenato Amanti (6 punti) e da Loi, che qualche minuto più tardi vanifica in un amen le triple di Permon e Oliva (7-13), realizzando dalla lunga distanza i canestri che aprono un altro mini parziale a favore degli ospiti. Di fatto e nei fatti una vera e propria mazzata per Brenda e compagni, che dopo 7’ di gioco sono già a -15 (7-22), anche perché di antidoti ad Amanti non sembrano davvero essercene. Busti nel frattempo le prova un po’ tutte, ma il timeout, i cambi e i diversi assetti difensivi proposti incidono poco e nulla, anche perché ad eccezione di un 2/2 di Spinosa in lunetta il nostro attacco continua a non trovare ritmo, permettendo al San Paolo di chiudere in scioltezza una prima frazione a senso unico, in cui una firma importante l’ha messa pure un chirurgico Galli (9-24).

Nella seconda frazione, al netto di qualche buona fiammata, il canovaccio resta più o meno lo stesso, con il San Paolo che continua a tenere saldamente in mano le redini dell’incontro, rispondendo presente ad ogni “chiamata” dei padroni di casa. Ai canestri di Permon e del nuovo arrivato Ridolfi (14’ minuti discretamente buoni), infatti, risponde Miscione, che con una gran tripla interrompe sul nascere la carestia offensiva del San Paolo, riportando gli ospiti nuovamente a distanza di sicurezza (14-30 dopo 13’ minuti). Nel frattempo ci prova anche Proietti ad invertire il trend, ma contrariamente a quanto era accaduto al PalaSpano restano lampi isolati e senza alcun seguito quelli messi a segno dai nostri ragazzi, che dopo esser tornati a -12 (18-30) sprofondano addirittura a -20 (22-42), vedendo la strada farsi tutta in salita. Sugli scudi Galli e Salvaggi, che in uscita dalla panchina incide eccome, tanto in attacco quanto nella metà campo difensiva. A questo proposito da sottolineare anche il contributo di Amanti, che oltre a dominare a rimbalzo d’attacco fa il vuoto anche in difesa. proteggendo il ferro sia con le buone che con le cattive. Il San Nilo da par suo si vede giusto nel finale di tempo, con Brenda e un redivivo Reali a rendere meno amari 20’ minuti bruttini, in cui per i cryptensi non ha funzionato quasi nulla. La buona notizia, semmai, è il -16 (27-43) sul tabellone: visto il 9/28 dal campo e le 8 perse la punizione non è poi cosi severa.

Al rientro dalla pausa lunga, come anticipato in apertura, altro momento estremamente difficile per i cryptensi, che pur avendo tra le mani diverse chance per provare a girare l’inerzia della partita vedono le proprie percentuali crollare ulteriormente, perdonando la montagna di palla perse collezionate dagli ospiti. Errore che, col senno di poi, i nostri ragazzi pagheranno a carissimo prezzo, anche perché il San Paolo sembra rivivere in parte gli stessi incubi che si erano palesati al PalaSpano lo scorso 5 novembre, passando 4’ lunghissimi minuti senza segnare canestri dal campo. Unico “gol” il libero di Loi dopo il tecnico a Permon, ma se il San Paolo arranca i nostri ragazzi fanno anche peggio, insistendo senza successo con il tiro dalla lunga distanza (27-44). Nel finale della terza frazione, però, la reazione dei cryptensi finalmente arriva, e quella che sembrava una sfida già segnata almeno in parte sembra riaprirsi. Merito di un Oliva al solito incontenibile (24, 10 rimbalzi e 9 falli subiti), supportato al meglio da un redivivo Chiminello e da Reali, anche se ciò che funziona meglio, una volta tanto, è la difesa. Il San Paolo, invece, ad eccezione di una tripla di Conte combina pochino in questo frangente, e così, dopo la rubata e successivo contropiede di Reali si ritrova “soltanto” a +12 (37-49), costringendo Colella al minuto di sospensione. Al rientro ancora meglio il San Nilo, anche perché dopo Chiminello (gran tripla) si sblocca anche Reali e dopo 29’ minuti di rincorsa i padroni di casa intravedono finalmente lo striscione del traguardo, non fosse altro per un -6 (46-52) sul tabellone che ha davvero del miracoloso. La rimonta cryptense, però, si ferma sul più bello, e qui il merito è tutto (o quasi) del San Paolo. Rispetto alla gara d’andata, infatti, gli uomini di Colella giocano con grande lucidità i possessi più delicati della partita, e grazie ad un 2/2 di Loi e ad una tripla sulla sirena della terza frazione di Miscione mantengono anche la doppia cifra di vantaggio (47-57), arrivando alla volatona finale con un tesoretto importante, soprattutto dal punto di vista psicologico.

In effetti, anche se di occasioni per ritornare a contatto il San Nilo ne ha comunque avute diverse, gli ospiti restano lucidi e concentrati nel finale di gara, anche se non soprattutto grazie alla tranquillità donata da quella doppia cifra di vantaggio. Il resto lo hanno fatto Galli e Miscione, col primo che ha cancellato l’ennesima gemma di Oliva con una gran tripla dal palleggio (49-60), mentre il secondo ha giocato da leader ì possessi più importanti, pagando la penale per tutti anche in situazione estremamente difficili. Splendido, infatti, il canestro in entrata dopo il -9 di Spinosa, così come è da applausi la tripla che in un certo senso chiude i giochi, riportando il San Paolo a distanza di sicurezza (53-67) quando mancano ormai 5’ minuti alla fine. Oliva nel frattempo prova a crederci ancora, ma i nostri ragazzi da qui alla fine non andranno mai oltre il -9 (59-68), permettendo ai romani di completare l’impresa ribaltando anche il doppio confronto. Amanti, in effetti, corona una partita solidissima realizzando il canestro della sicurezza, mentre il punto esclamativo lo mettono con una tripla a testa Loi e Conte (tabellata), che a 2’ minuti dalla fine spingono il San Paolo di nuovo a +17 (59-76). Per ciò che concerne gli ultimi 120” secondi poco altro da aggiungere, se non il 66-79 finale, che regala agli ospiti due punti tanto importanti quanto assolutamente meritati.
Per il San Nilo, invece, un passo indietro abbastanza netto, che pur non cancellando le 9 vittorie in fila e la splendida cavalcata che ci ha portato al primo posto suona come un piccolo campanello d’allarme. Le partenze ad handicap, in effetti, stanno diventando troppe, e come sottolineato più volte nelle scorse settimane, rimontare non sempre è possibile. Non a caso stavolta è andata male, soprattutto per merito del San Paolo, ed è da questo piccolo inciampo che si può e si deve ripartire. Mercoledì sera, peraltro, si torna già in campo per il recupero contro Viterbo, altro match durissimo grazie alla quale potremo comunque cancellare un brutto sabato e riprenderci il primo posto in classifica. Avremo bisogno della nostra gente e di una serata da vero “San Nilo”.

#ForzaGrotta