TABÙ SFATATO: IL SAN NILO... “ESPUGNA” IL PALACOSCIA

 

San Nilo Grottaferrata - Centro Basket Mondragone 82-61
Parziali:
12-15 / 22-18 / 34-13 / 14-15

San Nilo:  Chiminello 10, Permon 27, Ridolfi 13, Reali 3, Mazzocchia, Spinosa 5, Oliva 15, Brenda 6, Proietti 3, De Nicola n.e.; Coach: Busti

Mondragone: Niccolai 19, Ogbodu, Verazzo 8, Corvino 2, Miaffo 8, Puoti 5, Mrgic 7, Okoro, Ndubuisi 9, Lawal 2, Spera 1; Coach: Di Lorenzo

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Arriva al terzo tentativo la prima storica vittoria casalinga in Serie B del San Nilo, che nonostante un primo tempo bruttino batte con merito Mondragone, sfatando quello che a tutti gli effetti aveva preso le sembianze di un tabù. L’ultima vittoria in casa, infatti, era datata 22 aprile, cui sono seguite, a cavallo delle due stagioni, 3 sconfitte e una tenuta casalinga tutt’altro che rassicuranti. Sensazione percepita anche in quest’occasione, soprattutto a margine dei primi 20’ minuti, costellati da errori e da un eccessivo nervosismo.
Nei primi 5’ minuti e mezzo, in effetti, al netto del vantaggio sul tabellone (6-2), il San Nilo piace pochino, tirando male (3/9) e mostrando pochissima lucidità nelle letture. Unica nota positiva le enormi difficoltà di Mondragone, che al ferro cryptense ci arriva anche con relativa facilità, sbagliando in più di un’occasione appoggi che avrebbero meritato una sorte migliore (1/11). A farla da padrone, quindi, sono gli errori, in cui i nostri ragazzi ricadono anche dopo il timeout di Busti. Una fiammata di Mrgic e l’appoggio di Ndubuisi, infatti, spongono Mondragone al sorpasso (8-12), mentre in casa San Nilo l’unica impennata la registra nei falli, con Chiminello costretto alla panchina dopo la 2ª sanzione personale. Ospiti che toccano anche il +5 (10-15) dopo l’accelerata di Miaffo Tonfack, cui i cryptensi mettono parzialmente una pezza grazie ai viaggi in lunetta di Ridolfi è Spinosa, buoni a muovere il punteggio e poco altro ancora. Del resto né il ritmo né l’intensità sono dei migliori e a risentirne c’è pure il pubblico, sedato da un primo quarto caratterizzato dagli errori, dalle palle perse e da un’atmosfera quasi sonnolenta.

A suonare la sveglia ci provano nel frattempo Brenda e soprattutto Ridolfi (+21 di plus/minus), seppur non lucidissimi in grado di regalare un po’ di brio al San Nilo che si affaccia alla seconda frazione. Non a caso arriva praticamente subito il controsorpasso dei cryptensi, che grazie ad un paio di transizioni gioca più di istinto che di testa, uscendo da un’impasse che si stava facendo un filo preoccupante (20-17 dopo 14’ di gioco). Sul fronte opposto quasi sempre di Niccolai le iniziative migliori, ma dopo il primo squillo di Permon (gioca da 4 punti, perla di un’altra serata magica) il tabellone dice +4 (23-19) San Nilo, avanti nonostante le 7 perse e un po’ di sofferenza nella lotta a rimbalzo, dove Mondragone vanta diversi chili e centimetri in più. Tuttavia il problema più significativo per i cryptensi continua a rappresentarlo Niccolai, che segna 11 dei suoi 19 punti proprio nel corso della seconda frazione, cancellando quanto di  buono prodotto da Ridolfi e da un insospettabile Mazzocchia (impatto molto migliore di quanto non dicano le cifre). In effetti, se FR8 era stato protagonista assoluto nel break per il +6 San Nilo (28-22), nella risposta di Mondragone c’è tantissimo dell’ex Tiber in maglia numero zero, mentre sul sorpasso campano c’è la firma di Puoti, che con la tripla porta gli ospiti sul 32-33. L’ultimo colpo del primo tempo, però, lo assestano i nostri ragazzi, col 2/2 di Reali (serata complicata) che vale il 34-33 di metà gara. Vantaggio a parte poco altro da salvare per il San Nilo, come anticipato in precedenza eccessivamente nervoso e molto impreciso al tiro, con l’1/12 al tiro dalla lunga che in questo senso vale più di mille parole.

Spartito che per fortuna cambia radicalmente ad inizio ripresa, dove il San Nilo col senno di poi domina, partendo dalle cose più semplici. I continui cambi difensivi dei campani, ad esempio, ci forniscono più di qualche miss-match, gestito finalmente nel migliore dei modi. A trarne beneficio soprattutto Chiminello (10+6 in 20’ minuti), che nonostante il 3º fallo commesso a freddo piazza un paio di canestri in avvicinamento pesantissimi, mentre Oliva riscatta le difficoltà del primo tempo sbloccandosi prima in lunetta e poi dalla lunga (tutto nella ripresa il fatturato offensivo), senza dimenticare la solita fondamentale presenza difensiva (10 rimbalzi). L’eroe nel 13-2 di parziale che vale il +12 (47-35) San Nilo, resta però Chiminello, che trova il fondo della retina anche in fade-away, costringendo Di Lorenzo al minuto di sospensione. Tuttavia continua ad essere un San Nilo molto diverso quello di inizio ripresa: al rientro dalla sospensione altra bella accelerata dei nostri ragazzi, che aggiornano il massimo vantaggio sul +13 (52-39) grazie alla magia dal palleggio di Permon e al tap in di capitan Brenda. Sul fronte opposto ci provano Niccolai e Verazzo a invertire la tendenza, ma oltre all’intensità il San Nilo continua a migliorare anche le percentuali, piazzando proprio in chiusura di terza frazione l’allungo che chiude definitivamente i conti. La tripla di Oliva (15 e 5 assist), infatti, apre un altro 13-2 di parziale, che se da una parte evidenzia la serataccia di Mondragone (tecnico a Puoti per proteste), dall’altra mostra tutto il talento dei nostri ragazzi, trascinati dall’energia di Ridolfi e dalle giocate di un super Permon (27 e 7 falli subiti), che sull’onda lunga della splendida prova a Viterbo continua a vedere una vasca da bagno al posto del canestro, spingendo il San Nilo fino al +22 (68-46) sancito dalla terza sirena.

Ultimi 10’ minuti che aggiungono poco alla partita, con i nostri ragazzi che almeno in avvio continuano a spingere sull’acceleratore, aggiornando il massimo vantaggio fino al +29 (79-50). Merito di un indemoniato Permon e di Ridolfi, mentre Mondragone - complici i problemi di falli - rivoluziona quintetto e assetti, senza riuscire a trovare, però, grande fluidità in attacco né ritmo in difesa. Non a caso panchine che si svuotano negli ultimi 5’ minuti, anche perché Mercoledì si torna subito in campo per uno dei due infrasettimanali di questa prima fase. Per i cryptensi alle porte una sfida durissima in casa della Virtus Roma, un parquet e una squadra che evocano ricordi dolcissimi, ma quella che ci aspetterà il  prossimo 01 novembre (alle 18.00) sarà una vera e propria battaglia, da affrontare ripartendo dal secondo tempo e dall’82-61 finale di quest’ultima sfida.
Servirà una vera e propria impresa, proprio come nello scorso 30 aprile. Servirà tutta la forza di un gruppo dal potenziale inesplorato, che oltre alla migliore forma deve ritrovare la giusta consapevolezza nei propri mezzi. Servirà il calore della nostra gente, servirà una volta di più essere Squadra, al di là dei numeri dei singoli. Poi, solo dopo, guarderemo ad una classifica almeno adesso confortante, che dovrà essere da qui in avanti uno stimolo per provare a sognare.
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