“MANITA” SAN NILO: BATTUTA IN RIMONTA ANCHE FERENTINO

 

San Nilo Grottaferrata - Basket Ferentino 84-81

Parziali: 18-22 / 23-24 / 18-18 / 25-17
San Nilo: Chiminello 8, Permon 16, De Nicola n.e., Reali 18, Mazzocchia 3, Spinosa 4, Oliva 18, Brenda 10, Scarano n.e., Proietti 7, Sinanaj n.e.; Coach: Busti
Ferentino: Serra, Roiati, Gerlero 26, Bondatti 3, Tortonesi 10, Collalti 14, Rossi 14, Galuppi 14, Russo; Coach: Lulli
_

Una partenza a corrente alterna, un pericoloso blackout e un repertino cambio di marcia, che per fortuna ci regala lo stesso splendido è incredibile finale. È così che è arrivata la quinta vittoria consecutiva per un incredibile San Nilo, che pure contro Ferentino rischia il baratro, trovando nel finale energie e risorse insperate, fondamentali per strappare l’ennesima vittoria in rimonta di questo primo scorcio di stagione. Come sempre tanti protagonisti differenti tra le fila dei cryptensi, a partire da Proietti e Mazzocchia, gli eroi che non ti aspetti nell’ennesima impresa confezionata da un gruppo davvero di ferro, che nonostante defezioni (assente Di Simone) e acciacchi vari non vuole smettere di stupire provando a dimostrarsi più forte di tutto e di tutti. Ultima a farne le spese, come anticipato, una buonissima Ferentino, anch’essa non al meglio (out Tibs) ma in grado per 36’ minuti di tenere la testa avanti nel punteggio e sognare il colpaccio in esterna.
Del resto, sin dalle primissime battute, è chiaro come ci sarà da soffrire: nonostante il buon avvio di Permon e Chiminello, infatti, gli ospiti ci mettono poco a mettere la testa avanti, anche perché Bondatti e Rossi hanno subito mani caldissime, così come Gerlero, a segno dai 6,75 per il +3 Ferentino (6-9). Margine esiguo che, tra alti e bassi, gli ospiti manterranno fino alla prima sirena, riuscendo ad alternare qualche buona transizione offensiva a un paio di attacchi al limite dei 24” secondi portati brillantemente a termine da Collalti prima e Galuppi poi. Si arriva così all’11-15 Ferentino, con Busti che nel frattempo deve fare i conti anche con i primi problemi di falli, dovendo richiamare in panchina sia Permon sia Spinosa, entrambi già gravati di due sanzioni. Ulteriore beffa a margine di questi primi 10’ minuti il gran canestro in penetrazione di Tortonesi, che oltre a rendere vano il primo squillo di capitan Brenda punisce un paio di errori grossolani commessi dai nostri ragazzi, costretti a rincorrere sul 18-22 dopo un primo scorcio di partita nient’affatto noioso.

Nel secondo quarto copione e andamento restano sostanzialmente invariati: alla reazione del San Nilo, infatti, corrisponde puntualmente una nuova fiammata da parte di Ferentino, che uno o due possessi di vantaggio li mantiene fino alla pausa di metà gara. Sugli scudi Galuppi e un Rossi chirurgico, mentre sul fronte opposto è un ottimo Reali (18 punti con 4/8 dal campo) a caricarsi i compagni sulle spalle, supportato al meglio dal solito Oliva, a segno in avvicinamento con il layup del 26-28. Eppure a Ferentino continua a bastare troppo poco per accendersi, come nel caso della doppia fiammata di Collalti, probabilmente il vero volto dietro la superiorità degli ospiti nel corso del primo tempo (26-32 a 8’ minuti da metà gara). Tuttavia, al netto di qualche piccolo momento di buio, il San Nilo è bravo a restare mentalmente nel match, anche perché Oliva quando serve è una certezza (18, rimbalzi e 8 falli subiti), con buona pace di Ferentino e delle attenzioni predisposte su PO12. Tutto suo, infatti, il 5-0 di parziale grazie al quale il San Nilo torna lì, girando alla boa dei 15’ minuti sotto di appena una lunghezza (31-32). Ai padroni di casa, però, continua a mancare il guizzo da campione, il colpo di reni con cui ribaltare del tutto l’inerzia e il punteggio. Non a caso non vanno oltre la parità i nostri ragazzi (38-38), che se da una parte possono godersi la faccia tosta di Proietti (+8 di plus/minus) e la duttilità di Mazzocchia, dall’altra continuano a prendersi troppe pause in difesa, mettendo assieme anche un paio di giri a vuoto un filo preoccupanti. Grida vendetta, ad esempio, la tripla piedi a terra concessa a Gerlero per il sorpasso Ferentino, così come quella infilata qualche secondo più tardi da un Galuppi davvero ispiratissimo (41-44). Nel finale, invece, sono le proteste e la confusione a farla da padrone, con Rossi e Collalti ad amministrare con un 2/3 in lunetta un tecnico e un fallo molto dubbio sanzionato a Brenda, gravato anch’esso prematuramente di due falli. Per ciò che concerne il primo tempo poco altro da aggiungere, se non il 41-46 da cui ripartirà la ripresa.

Un secondo tempo che, almeno in avvio, è un monologo da parte di Ferentino, cui organizzazione e pazienza continuano di certo a non mancare. Gli uomini di Lulli, in effetti, abbattono molto presto il muro della doppia cifra di vantaggio, anche perché Rossi si rivela più di un fattore in questo frangente, così come Gerlero, che dopo aver martellato la retina cryptense dalla lunga distanza fa la voce grossa anche a rimbalzo, trascinando gli ospiti prima al +10 (43-53) e poi ad un +12 (45-57) che, inutile nasconderlo, oltre a farci male ci ha fatto temere anche il peggio. Del resto quella “scintilla” invocata a gran voce da Busti nel timeout successivo fatica ad arrivare, ma almeno, ed è la cosa più importante, nel frattempo si inceppa pure l’attacco di Ferentino, che dopo 2’ minuti abbondanti senza segnare vede dimezzarsi il proprio vantaggio (51-57). Nel 6-0 cryptense, neanche a dirlo, sono di Oliva e Reali le firme più importanti, ma nonostante il piccolo momento di difficoltà accusato, Ferentino continua a mantenere il controllo emozionale della gara, tornando a flirtare qualche secondo più tardi di nuovo con la doppia cifra di vantaggio. Sugli scudi, guarda caso, c’è sempre Gerlero, con una menzione speciale da tributare anche a Galuppi, che col potenziale gioco da 3 punti riporta i suoi a +9 (55-64). Di fatto un’altra piccola grande batosta per il San Nilo, cui, però, quella che non manca, è di sicuro la forza di reagire. Lo dicono ad esempio le facce e i canestri di Proietti e Spinosa, che con con un paio di accelerate per parte riportano i padroni di casa sul -5 (59-64).

Perciò è ancora tutto da decidere in vista della volatona finale, anche se l’inerzia è ancora dalla parte di Ferentino, non fosse altro per 3 splendide magie confezionate da Tortonesi. Sul fronte opposto di Permon (tripla) e di un  Brenda encomiabile (18 rimbalzi e 2 stoppate) i primi squilli dell’ultimo quarto, che dopo 120” secondi di passione vede Ferentino condurre ancora le danze (64-70). In questo momento, però, la partita cambia, senza avvisaglie e senza uno specifico perché. L’unica certezza è che il San Nilo quando vuole fa davvero paura, con il pubblico del PalaCoscia che nel frattempo entra ancora di più in partita, trasformando il finale di gara in un’autentica bolgia. Il resto lo fa un indemoniato Reali, protagonista indiscusso insieme a Permon e Oliva del 13-0 di parziale che rovescia la sfida come un calzino. Sua, ad esempio, la conclusione dai 6,75 per il -1 (69-70) San Nilo, così come è sua la tripla (col fallo) del 77-70 a favore dei cryptensi, che all’improvviso vedono materializzarsi la 5ª vittoria consecutiva. Il traguardo, però, resta molto lontano, non fosse altro per la spaventosa solidità di Ferentino, che di questo campionato, ne siamo certi, continuerà ad essere protagonista. Rossi e Gerlero, infatti, di mollare non ne hanno nessuna intenzione, e dopo il -3 (77-74) siglato a 3’ minuti dalla fine si ripetono, rendendo vana pure la tripla di Permon. Un paio di banali perse contro il pressing, infatti, regalano a Gerlero la tripla del -2 (80-78), con gli ultimi 120” secondi che vengono vissuti in completa apnea e con qualche rimpianto. I liberi lasciati per strada da Permon e Reali, in effetti, potevano costare carissimo ai padroni di casa, ma gli ultimi assalti di Rossi e Gerlero si spengono sul ferro, un po’ per la stanchezza, un po’ per la buona guardia di Mazzocchia e Oliva, che sancisce l’84-81 finale.
Risultato che vale la 5ª vittoria consecutiva per un San Nilo dal cuore grandissimo, che anche stavolta va sotto nel punteggio e rischia lo scivolone, salvo poi ritrovarsi quando più conta, a prescindere dalle qualità degli avversari. Un segnale chiaro ed eloquente di grande solidità, che pur non cancellando difetti e lacune di questa squadra sottolinea tutta la forza di un gruppo sorprendente, dal potenziale ancora inesplorato. Questa vittoria, inevitabilmente, lo sottolinea una volta di più, così come il 2º posto in classifica e il -2 dalla vetta. Guai, però, ad abbassare la guardia: i vecchi errori, del resto, sono sempre dietro l’angolo, e la settimana prossima (sabato 26/11 alle 18.30) c’è la trasferta in casa della Scu.Ba. Frosinone, su un campo dove tutte finora hanno faticato. Servirà l’ennesima prova di maturità, l’ennesima prova da squadra vera che vuole arrivare fino in fondo.

 

#GrazieRagazzi