TUTTO IN 40’ MINUTI: IL SAN NILO BATTE CIVITANOVA E SPERA ANCORA

 

San Nilo Grottaferrata - Civitanova Marche 79-66

Parziali: 17-35 / 26-7 / 13-17 / 23-7

San Nilo: Chiminello 2, Permon 12, Villamaina n.e., Ridolfi 21, Reali 8, Spinosa 2, Oliva 17, Sabatini n.e., Corvo, Brenda 7, Proietti 10, De Nicola n.e.; Coach: Busti

Civitanova: Bini 11, Botteghi 13, Felicioni 6, Vallasciani n.e., Cicconi Massi 11, Abbate 2, Fermani, Bazani 5, Micalich 3, Seri 15; Coach: Schiavi

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Un Sabato sera clamorosamente sulle montagne russe per il San Nilo, che a margine di 40’ minuti assolutamente folli passa da uno stato quasi comatoso (cryptensi irriconoscibili nei primi 10’ minuti) all’euforia per essere rimasti ancora vivi, andandosi a giocare le residue chance di salvezza nel decisivo dentro-fuori contro Roseto in programma domenica prossima. Match che di fatto vale una stagione, ma a prescindere da ciò che accadrà al PalaMaggetti quella di quest’oggi contro Civitanova resterà una partita indimenticabile, in cui il San Nilo ha fatto vedere senza mezze misure il meglio e il peggio di se.
L’avvio, in effetti, è difficile da commentare: se da una parte Civitanova Marche gioca leggera e senza alcuna pressione addosso, dall’altra il San Nilo sembra schiacciato dalla paura, evidenziando gambe pesanti e pochissima testa. Non a caso dopo neanche 3’ minuti di gioco è già timeout per Busti, che 2’ minuti dopo è costretto a rivoluzionare il quintetto, cercando di regalare uno spartito diverso a quello che si stava configurando come un vero e proprio no contest. Ciò nonostante i primi 10’ minuti continuano a non avere storia, con gli ospiti a dominare in lungo e in largo, vedendo una vasca da bagno al posto del canestro. Eloquente a questo proposito il 7/11 dalla lunga messo a segno da Bini e compagni a margine della prima frazione, con Civitanova che pur dovendo fare i conti con un paio di assenze pesantissime (out Arienti e Vallasciani) raggiunge quasi subito la doppia cifra di vantaggio (2-13 dopo 3’ minuti), costringendo Busti al timeout. La pausa, però, finisce per complicare ulteriormente le idee dei cryptensi, mentre sul fronte opposto è scatenato Seri, protagonista tanto inatteso quanto efficace, che insieme a Botteghi riesce a portare Civitanova addirittura a +18 (12-30). Divario che fotografa alla perfezione la superiorità marchigiana, mentre lo staff tecnico cryptense le prova un po’ tutte in questo frangente, buttando nella mischia Brenda, Ridolfi, e Proietti, numeri alla mano l’X Factor in grado di cambiare volto al San Nilo. Sua ad esempio la tripla che vale il -15 (17-32) e che risveglia dal torpore il PalaCoscia, rigettato poi nello sconforto dal canestrone sulla sirena di Felicioni, a segno dalla lunga per un 17-35 che sa molto di sentenza.

Il basket, però, rimane uno sport strano, a tratti imprevedibile, capace di cambiare storia ad una partita che sembrava ormai già scritta. In un certo senso succede tutto nei primi 2’ minuti della seconda frazione, in cui Ridolfi (21, 5 rimbalzi e una stoppata) accende la scintilla, Oliva la alimenta e un super Proietti continua a tenerla viva, cambiando completamente spartito al match. Non a caso arriva subito un 11-2 di parziale a favore del San Nilo, con Schiavi costretto al timeout dopo aver visto i suoi sperperare quasi metà del proprio vantaggio (28-37 dopo 13’ di gioco). Al rientro Cicconi Massi prova a metterci una pezza col gioco in avvicinamento, ma in casa San Nilo è letteralmente indemoniato Proietti (10, 3 assist e 3 recuperi in 15’ minuti), e dopo neanche 5’ minuti la rimonta cryptense è ormai completa, complice la tripla di Permon, un’altra gemma di Ridolfi e l’appoggio di capitan Brenda (clamoroso +27 di plus/minus), che su assist dello stesso Ridolfi realizza il canestro del 38-39. Numeri alla mano 21-4 il parziale piazzato in poco più di 5’ minuti dai cryptensi, che vedendo Civitanova ormai alla portata perdono di lucidità, chiudendo il primo tempo in debito di ossigeno e di idee. Eloquenti a questo proposito gli appena 5 punti realizzati negli ultimi 4’ minuti e mezzo della seconda frazione, bottino sin troppo magro reso un filo più dolce solo dal contemporaneo blackout vissuto dagli ospiti, che al di là di 3 punti di Cicconi Massi continuano a collezionare errori, chiudendo così addirittura in svantaggio la prima metà di gara (43-42).

Vantaggio, seppure minimo, che i nostri ragazzi non leggono e sfruttano a dovere, approcciando alla ripresa con eccessiva fretta di chiudere il match e con un’accettazione degli errori quasi isterica. Non a caso, senza far nulla di trascendentale, Civitanova si riprende la testa del match, un po’ grazie alla verve di un ritrovato Seri, un po’ grazie a Botteghi, preziosissimo anche sul pick&pop (45-47). Nel frattempo, a girare nuovamente l’inerzia della gara ci provano Permon (tripla) e Ridolfi (2/2 in lunetta), ma come sottolineato in precedenza il San Nilo difetta di lucidità in questo frangente, e dopo un paio di errori banali si ritrova nuovamente a dover rincorrere. La tripla di Bini e 4 punti in fila di Botteghi, infatti, valgono il +4 (52-56) a favore di Civitanova, mentre il San Nilo si fa prendere in più di un’occasione dalla fretta, evidenziando un’isteria di massa abbastanza pericolosa. Per fortuna prima Ridolfi e poi Proietti rimettono nuovamente le cose a poste, ma sulla sirena della terza frazione - come in un deja-vu rispetto alla gara d’andata - Bini rompe nuovamente l’equilibrio con una tripla pesantissima, che a 10’ dalla fine vale il 56-59 Civitanova.

Ad aprire la volantona finale la tripla di Reali per la parità a quota 59, mentre Civitanova. dopo 30’ minuti passati quasi sempre sul pezzo, paga probabilmente per la prima volta la mancanza di grosse motivazioni, approcciando malino all’ultimo rettilineo. Eloquenti gli appena 2 punti realizzati in poco più di 7’ minuti dagli uomini di Schiavi, che in un amen vedono il San Nilo scappare via, stavolta definitivamente. Ad impreziosire il 17-2 di parziale che vale il +12 (73-61) cryptense tanti protagonisti differenti, a cominciare da un Oliva al solito imprescindibile. 17 punti, 11 rimbalzi e tante ottime letture per PO12, senza dimenticare la garra di Spinosa e il killer instinct di Reali, che dopo un match oggettivamente molto complesso tira fuori dal cilindro due giocate d’autore, utili a scavare il break decisivo. La tripla di Felicioni a 3’ minuti dal termine, infatti, non è che un piccolo brivido lungo la schiena dei cryptensi, rinfrancati dall’appoggio di Brenda su assist di Reali e dal tap-in di Ridolfi, che a 90” secondi dalla fine può far partire finalmente la festa del San Nilo.
Da segnalare non resta che il 79-66 finale, punteggio un filo bugiardo che oltre a non spiegare le reali difficoltà nascoste da questa sfida, nasconde sotto il tappeto la prestazione non brillantissima offerta dai cryptensi, alle prese con percentuali molto basse (43% dal campo, 5/21 dalla lunga) e tantissimo nervosismo. Visto il valore della partita niente di irreparabile o niente di troppo strano, ma è chiaro come a Roseto ci sarà bisogno di una sfida molto diversa, sia nell’approccio, sia nella gestione delle energie psico-fisiche. Perciò appuntamento già fissato per Domenica 21/04 alle 18.00, con i nostri ragazzi attesi al PalaMaggetti per il match che vale una stagione. Saranno 40’ minuti tutti da vivere, in cui servirà senza mezzi termini la miglior versione attuale del San Nilo, una versione che quest’anno siamo riusciti a vedere soltanto a sprazzi.

 

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