ESORDIO AMARO: SAN NILO SCONFITTO DA UNA BUONA CARVER

 

San Nilo Grottaferrata - Carver Roma 78-87
Parziali:  21-22 / 17-21 / 20-19 / 20-25
San Nilo:  Chiminello 18, Permon 11, Ridolfi n.e., Reali 25, Mazzocchia, Spinosa 7, Oliva 16, Iannazzo n.e., Brenda 1, Proietti, De Nicola n.e.; Coach: Busti
Carver: Di Bello 10, Ciancaglini, Afeltra 11, Benincasa 13, Galli 18, Taurchini 5, Fucek, Pagnanelli 13, Ranucci, Lucarelli 17; Coach: Tretta

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Si apre con una sconfitta la prima storica stagione in Serie B del San Nilo Grottaferrata, davanti al pubblico amico esordio amaro per la truppa di Busti, sconfitta da una Carver sicuramente più lucida, che al di là di un piccolo momento di difficoltà sul finire della prima frazione ha mantenuto sempre la testa della gara, prendendosi con merito i due punti in palio. Battuta d’arresto che si può spiegare in tanti modi, ma più di tutto pesano gli 87 punti subiti, troppi, a prescindere dalla categoria e dalle qualità dell’avversario.
Alla fine dei conti senz’altro questa una delle principali chiavi di lettura della partita, con i nostri ragazzi che al netto dei 78 punti realizzati hanno tirato malino (38,5% dal campo), perdendo al tempo stesso troppi palloni (14 alla fine).
Errori - non sempre forzati - che sono stati un leit motiv costante nel match dei cryptensi, costretti loro malgrado a rincorrere sin dalle prime battute, complice il buon approccio della Carver. Galli ad esempio si dimostra subito molto pericoloso, così come Afeltra, per larghi tratti il go-to-guy neanche troppo occulto degli ospiti (8-11 dopo 5’ minuti). Sul fronte opposto sono di Spinosa le cose migliori, anche se l’ago della bilancia resta in assoluto Oliva. Non a caso coincide con una doppia fiammata di PO12 (16 e 7 rimbalzi) il momento migliore dei cryptensi, che dopo aver rotto il ghiaccio in attacco piazzano un paio di acuti anche in difesa, ritrovandosi in un amen a +5 (21-16). Vantaggio breve e sostanzialmente illusorio per il San Nilo, che in effetti si ferma un po’ a margine della prima frazione, raccogliendo - rispetto alla Carver - poco o nulla dai giocatori in uscita dalla panchina. Taurchini, per fare un esempio, ha subito un buon impatto (sua la tripla del 21-22), mentre sul fronte opposto Busti non riceve le risposte attese, mescolando senza successo quintetti e assetti.

Eloquente a questo proposito lo 0-13 di parziale fatto registrare dagli ospiti a cavallo del primo mini riposo, con Taurchini che continua ad avere un buon impatto in entrambe le metà campo, propiziando assieme a Pagnanelli il +8 (21-29) Carver. Sul fronte opposto percentuali che crollano pericolosamente per il San Nilo, che un ulteriore problema lo riscontra anche a rimbalzo (32-44 alla fine), concedendo agli ospiti troppe seconde opportunità: da una di queste arriva la tripla di un ottimo Lucarelli, con la Carver che aggiorna il massimo vantaggio a +11 (23-34). A metterci una pezza un commovente Chiminello (18 in 28’ minuti), che nonostante diversi acciacchi prova a caricarsi sulle spalle l’attacco dei suoi, tirando fuori dal cilindro tanti canestri pesanti. La Carver, però, staziona stabilmente vicina alla doppia cifra di vantaggio, anche perché Galli è più di un fattore in questo frangente, punendo a ripetizione gli aiuti in ritardo dei nostri ragazzi. Tuttavia, al netto della sofferenza, San Nilo che riesce a rimanere in scia, col -5 (38-43) della pausa lunga che tutto sommato non dispiace affatto, non fosse altro per il 2/10 dalla lunga e le 8 palle perse (contro 1). Il merito? Del ragazzino (classe 1986) col numero 4 sulle spalle.

Al rientro dalla pausa lunga, dopo un po’ di errori per rompere il ghiaccio, arrivano un paio di fiammate per parte. La prima è quella fatta registrare da una Carver che continua a sembrare più solida e concentrata, al netto di una difesa ruvida, che li porta presto ad entrare in bonus. Eppure, dopo l’uno-due firmato da Galli e Afeltra (tripla), gli ospiti sono di nuovo a +10 (40-50), col pubblico ospite che inizia a farsi sentire per davvero. Ad ogni modo, come anticipato in precedenza, dopo quella della Carver arriva anche la fiammata del San Nilo, firmata da un super Reali (25 con 30 di valutazione), cui basta un minimo di ritmo per accendersi e cambiare corso alla partita. Sue le triple in fila che rimettono tutto in discussione, mentre dopo il -2 (48-50) di Chiminello arriva obbligato il time out per Tretta. Padroni di casa che al rientro avrebbero anche un paio di buone chance per completare la rimonta, ma nel momento del bisogno la Carver trova sempre il protagonista giusto, riuscendo a mantenere almeno uno o due possessi di vantaggio. La scorribanda di Afeltra, ad esempio, vale il 48-52, mentre i liberi di Benincasa riportano gli ospiti a +6 (51-57), con il San Nilo a mangiarsi le mani dopo aver gettato alle ortiche almeno un paio di buone transizioni. Per fortuna Reali continua a fare la cosa giusta al momento giusto, per cui, nonostante Di Bello e Benincasa trovino letteralmente dalla spazzatura canestri che ci fanno malissimo, restiamo lì, con il 58-62 della terza sirena sancito dalla tripla di un indemoniato MR9.

Peccato che l’entusiasmo cryptense venga gelato da un avvio di quarta frazione nuovamente a tinte biancorosse, anche perché la stanchezza inizia ad essere un fattore, così come la presenza di Benincasa, letale con il jumper dalla media. Suo, infatti, il jumper del +8 (58-66), su cui una bella firma la mette anche Di Bello, tanto utile in regia (11 assist) quanto nella lotta a rimbalzo. San Nilo che comunque prova a crederci ancora, ma proprio nel momento in cui Permon sembra accendersi è la difesa a tradire i cryptensi, con la Carver che ringrazia e - col senno di poi - chiude i conti. Le triple di Pagnanelli e soprattutto di Lucarelli, infatti, al di là del +9 (63-72 con 6’ da giocare) sul tabellone girano nuovamente l’inerzia a favore degli ospiti, che non a caso, da qui alla fine, gestiscono senza eccessivi affanni ritmo e punteggio. In effetti, complice le rotazioni cortissime, il San Nilo arriva senza ossigeno alla volata finale, e con l’attacco a fermarsi la Carver ne approfitta per toccare anche il +12 (65-77) sospinta ad un passo dal traguardo dalla tripla di Di Bello. Sul fronte opposto gli ultimi sussulti li firmano invece Spinosa (tripla) e Chiminello, ma il San Nilo non va mai oltre il -7 (76-83 a 120” secondi dal termine), ricacciata indietro, stavolta definitivamente, dalle triple in successione di uno scatenato Lucarelli.
Si arriva così al 78-87 finale, punteggio che sancisce un esordio amarissimo per i nostri ragazzi, accompagnati comunque da un pubblico splendido, che dal primo all’ultimo minuto non ha fatto mai mancare tifo e calore. Sul parquet, però, la Carver ha vinto con merito la sfida, dimostrando innanzitutto una condizione fisica decisamente migliore, cui ha aggiunto un pizzico di convinzione in più. Ovviamente è del tutto inutile far drammi e aprire processi, a maggior ragione dopo una sola partita, ma è chiaro come serva una netta inversione di tendenza. Del resto anche lo scorso anno i nostri ragazzi partirono con una sconfitta (a Civitavecchia, perdendo poi anche la successiva con Frassati), iniziando poi una rimonta da sogno, culminata poi nella storica promozione strallata al PalaCentro. Quest’anno sarà tutto difficile, quindi, ora più che mai, serve restare uniti, proiettandosi già alla sfida del 07/10 alle 16.00 in casa di Cagliari, per molti terza forza del girone.

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