BIS SAN NILO: BATTUTA CAGLIARI IN VOLATA
San Nilo Grottaferrata - Esperia Cagliari 69-63
Che si tratti del tanto agognato momento della svolta, ricercato ormai da diverse settimane, forse è ancora un po’ presto per dirlo, ma in attesa del terzo indizio - buono per la prova intera -
una certezza c’è: il San Nilo, il vero San Nilo, sta provando a tornare grande. Alla vittoria in volata strappata alla Carver, infatti, i ragazzi di Busti hanno fatto seguire un’altra
prestazione di buonissimo livello, riuscendo a vincere la seconda gara in fila e fermare la corsa di Cagliari, giunta al PalaCoscia con una striscia aperta di 5 vittorie consecutive. Un
ruolino che ne faceva la squadra più in forma del momento, stoppata però dalla voglia di lottare di Brenda e compagni, capaci - sulla falsariga di domenica scorsa - di soffrire e sporcarsi le
mani, salutando nel migliore dei modi il proprio pubblico, almeno per quel che riguarda il 2023. Ancora una volta decisiva la difesa, con l’alternanza uomo/zona proposta da Busti che ha mandato
completamente in tilt l’attacco sardo, con l’Esperia che ha perso gradualmente anche la superiorità a rimbalzo, catturando 4 palloni in meno dei nostri ragazzi (42-38 il finale) dopo il 17-24 di
metà garap. Come di consueto tanti protagonisti differenti tra le fila dei cryptensi, che in attesa dei risultati domenicali vedono per la prima in questa stagione l’opportunità di finire tra le
prime 8.
Venendo alla cronaca una vera e propria battaglia quella andata in scena in un Palazzetto al contrario un po’ soporifero in avvio, complice probabilmente l’orario insolito (16.30). Eppure hanno
un approccio convinto e convincente i nostri ragazzi, che nonostante la presenza di Thiam e la pressione sulla palla praticamente costante da parte di Cagliari provano subito a scavare un piccolo
solco, complici le tante perse dei sardi. Dopo 6’ minuti, infatti, il tabellone dice +8 (14-8) San Nilo, trascinato da un Olivq subito caldissimo (prima frazione da 10 punti) e da Permon (16 con
4/7 dalla lunga) che pur dovendo fare i conti con una marcatura spesso al limite riuscirà a tirar fuori dal cilindro canestri tanto belli quanto importanti. Da sottolineare anche lo squillo di
Chiminello (gioco da 3 punti), mentre sul fronte opposto Cagliari si appoggia spesso a Thiam, con Manca praticamente costretto al timeout dopo un paio di perse non forzate. Al rientro spartito e
musica cambiano radicalmente: almeno 3’ minuti di dominio assoluto per Cagliari, che in difesa inizia a graffiare per davvero, trovando così buoni recuperi tramutati in canestri veloci in
transizione. Eloquente a questo proposito lo 0-9 di parziale messo a segno dai sardi, che prima accorciano le distanze con la tripla di Locci, poi sorpassano con la scorribanda di Sanna, e infine
allungano sul +3 (14-17) dopo l’ennesima giocata d’energia di uno scatenato Thiam (8 punti nel quarto). Al contrario crollano di schianto le percentuali del San Nilo, che al di là dei meriti
avversari si fa un po’ prendere dalla frenesia, finendo spesso per forzare tiri senza ritmo. Non a caso si chiudono con un solo canestro all’attivo gli ultimi 4’ minuti della prima frazione, con
Oliva che schiaccia in contropiede il pallone del 16-17, punteggio con cui andrà poi in archivio il primo quarto di gara.
Sull’onda lunga dell’entusiasmo e di un tifo ammirevole (pochi ma rumorosi i supporter dell’Esperia), Cagliari approccia meglio anche alla seconda frazione, continuando a mostrare più intensità e
soprattutto più energia, come dimostrano i tanti rimbalzi in attacco e l’enorme aggressività fatta registrare sia sui portatori di palla, sia nel forzare le uscite dai blocchi. Non a caso ci
serve tutto l’atletismo e la duttilità di Ridolfi (16 con 7 falli subiti) per muovere il tabellino, con il pallino del gioco che resta comunque nelle mani di Cagliari, non fosse altro per il
clamoroso impatto di Floridia. Suoi, infatti, gli assist che consentono a Thiam prima e Sanna poi di migliorare fatturato e cifre, così come sua la tripla che aggiorna sul +8 (20-28) il massimo
vantaggio di Cagliari, per cui l’unica pecca è rappresentata proprio dalle percentuali dalla lunga (2/13 a margine del primo tempo). Sul fronte opposto, ad abbozzare una risposta, ci prova la
premiata ditta Ridolfi-Oliva, ma più in generale i cryptensi continuano a soffrire il ritmo imposto da, che dopo un’altra sfuriata di Floridia (quarto da 9 punti e 13 di valutazione) e grazie ad
un bel canestro in transizione di Kucan tornano a +8 (26-34). Momento estremamente difficile cui mette una pezza un ottimo Spinosa (+9, miglior +/- in 32’ minuti), a prescindere dai numeri tra i
pochissimi - almeno nel primo tempo - in grado di reggere la forza d’urto dei sardi. La tripla del -5, ad esempio, rappresenta una bella boccata d’ossigeno per il San Nilo, così come un paio di
recuperi difensivi, arrivati dopo l’ennesimo tentativo di fuga orchestrato dai sardi (30-38 dopo una bella accelerata di Kucan). L’ultima emozione del primo tempo, invece, la firma un sontuoso
capitan Brenda (21 di valutazione con appena 7 punti), che corregge a canestro l’errore in appoggio di Chiminello mandando in archivio i primi 20’ minuti di gara sul 32-38 Cagliari.
La pausa negli spogliatoi, però, così come contro la Carver ha buonissimi effetti sui nostri ragazzi, che al rientro cambiano completamente marcia, soprattutto dal punto di vista difensivo. In
quest’ottica l’alternanza uomo/zona (2-3 e 3-2) proposta da Busti incide eccome, con Cagliari che oltre a perdere ritmo in attacco si riscopre confusa anche in difesa, permettendo al San Nilo di
tornare a contatto. Eloquenti a questo proposito gli appena 2 punti realizzati dai sardi in poco più di 6’ minuti (scorribanda di Picciau), mentre i nostri ragazzi divertono e si divertono in
questo frangente, piazzando un bel 13-2 di parziale. Sugli scudi Spinosa e un redivivo Ridolfi, una volta di più il jolly in grado di sparigliare le carte in tavola, soprattutto per gli
accoppiamenti difensivi. In effetti con lui, Brenda e Spinosa in campo l’attacco di Cagliari fatica a prendere vantaggio, arrivando spesso a ridosso dei 24” secondi. Il jumper di Picciau,
infatti, non è che una piccola panacea, con la rimonta completata da Permon, a segno senza ritmo dai 6,75 per la parità a quota 40. Il sorpasso, invece, è tutto opera di Oliva, che oltre a
riempire di falli Locci fa lo stesso anche con Thiam, costringendo Cagliari al -5 (45-40) quando mancano ormai 3’30 alla terza sirena. Ospiti che comunque non demordono: la tripla di Picciau e
l’uno/due firmato da Thiam e Kucan, oltre a valere lo 0-7 di parziale cambiano nuovamente copione e gerarchie, a maggior ragione viste le 4 palle perse confezionate dai nostri ragazzi ad un paio
di minuti dalla terza sirena. Permon, però, inventa un’altra tripla senza senso, aprendo così con largo anticipo il testa a testa che si protrarrà poi fino alla fine (48-47). In effetti a muovere
il tabellino nel finale della terza frazione è il solo Potì, al primo squillo di un match sin qui molto complesso (48-49 dopo 30’ minuti).
Arriviamo così ad un finale di gara incandescente, ricco di emozioni, sorprese e capovolgimenti di fronte. A partire meglio sono senz’altro i nostri ragazzi: l’entusiasmo per la rimonta e un
pubblico caldissimo sono una bella benzina per i ragazzi di Busti, che dopo il tap in di Brenda (13 rimbalzi alla fine) e il jumper di Reali volano a +3 (52-49), spingendo Cagliari ancora di più
con le spalle al muro. Lo staff tecnico sardo, in effetti, visti i 4 falli di Thiam e i 3 di Locci decide di buttare nella mischia Mercenaro, un 2005 fisico ma con mani estremamente educate. Non
a caso è tutto suo lo 0-6 di parziale con relativo controsorpasso (52-55) targato Esperia, che in poco più di 90” secondi gira improvvisamente l’inerzia del match. Eppure quello che si profila è
un finale equilibratissimo, caratterizzato da addirittura 6 sorpassi (4 negli ultimi 5’ minuti). Il San Nilo, infatti, rimette la testa avanti grazie ad un super Ridolfi (altro 2/2 in lunetta e
stoppata clamoroso su Villani) e Permon, a segno con la sua 4ª tripla di serata, quest’ultima difficile anche solamente pensarla (57-55 con 5’ da giocare). Con un po’ di fortuna Cagliari però
risponde subito: dopo l’errore dalla lunga di Cabriolu la palla schizza nella mani di Potì, che stavolta non lascia nulla d’intentato (1/7 alla fine per lui), realizzando dalla lunga il canestro
del 57-58. Qui il San Nilo rischia di sbandare, ma dopo una persa di Permon arriva Ridolfi a pagare la penale: recupero, canestro in transizione e fallo subito da Kucan. Un potenziale gioco da 3
punti non trasformato, ma che permette ai cryptensi di tornare in vantaggio (59-58) a 3’30 dalla fine. A proposito di tiri liberi ancora di ghiaccio Potì, ma quel del 59-60 resterà l’ultimo
vantaggio di Cagliari, abbattuta dal finale perfetto di Brenda e del solito Ridolfi. Ma andiamo con ordine: ad aprire gli ultimi 180” secondi di partita l’ennesimo tap in di un eroico Brenda, che
dopo l’errore dalla lunga di Spinosa veste i panni del miglior Rodman, catturando un rimbalzo difficilissimo (doppio tocco sul ferro) grazie ad una tecnica sopraffina (61-60). Kucan sul
ribaltamento di fronte prova invano il sorpasso dalla lunga distanza, uno spartito che Cagliari ripeterà in tutti gli ultimi attacchi, ricavandone però soltanto una tripla, peraltro ormai inutile
ai fini del risultato. Busti, invece, in uscita dal timeout opta per un gioco a due tra Permon e Oliva, chiuso con l’appoggio di PP5 su intuizione (pensata nel corso del timeout) dello stesso
Oliva (63-60). Sul fronte opposto Picciau e Potì lasciano per strada le triple del pareggio, graziando una persa banale di Ridolfi, autore però della giocata decisiva. A 31” secondi dal termine,
infatti, FR8 mette il punto esclamativo ad una partita splendida realizzando la tripla del +6 (66-60). Doppio possesso di vantaggio da cui Cagliari non si rialzerà più (tecnico a Manca,
espulsione a Villani), consegnando ai nostri ragazzi la seconda vittoria consecutiva.
Una vittoria (69-63 il finale) che ci riconsegna una squadra più convinta delle proprie potenzialità e capace di rispondere presente ai momenti difficili presentati dalla partita. Peraltro quella
appena conclusa era stata una settimana complessa fronte allenamenti (tante defezioni), cui i nostri ragazzi hanno risposto con carattere e attributi, fermando una delle squadre più in forma del
campionato. La classifica peraltro, assume ormai toni piuttosto interessanti, avvicinando come non mai quello che può e deve essere l’obiettivo stagionale: l’accesso alla salvezza diretta. A
questo proposito diventa delicatissima la trasferta a Perugia di Mercoledì 20/12 alle 20.30: appuntamento che chiuderà il 2023 dicendoci di più sulla sensazione comune a molti. Il San Nilo, il
vero San Nilo, sta provando a tornare grande.
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