ANZIO VINCE IN VOLATA MA AL PALACOSCIA È FESTA GRANDE!

 

San Nilo Grottaferrata - Anzio Basket Club 88-89
Parziali: 26-23 / 32-16 / 17-21 / 13-29
San Nilo: Chiminello 6, Permon n.e., De Nicola n.e., Ridolfi 17, Reali 11, Mazzocchia 2, Spinosa 18, Oliva 21, Brenda 4, Scarano n.e., Proietti 9, Sinanaj n.e.; Coach: Busti
Anzio: Di Viccaro 9, Conte M. n.e., Coronini 8, D’Alfonso 10, Pecetta 19, Camillo 2, Nardi 12, Bagni 5, Conte S. 24, Fabbri n.e.; Coach: Melchiorri
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Si chiude con una sconfitta indolore la stagione casalinga del San Nilo, in un PalaCoscia bellissimo e festante dall’inizio alla fine arriva uno stop in volata per la nostra CGold che per almeno 25’ minuti regala spettacolo, salvo poi perdersi poco prima del rush finale, scivolando di fatto proprio nei pressi del traguardo. Ad approfittarne un’Anzio molto combattiva, praticamente sempre sotto nel punteggio (spesso con distacchi importanti) ma in grado di restare mentalmente nel match, anche quando la partita sembrava aver preso ormai la strada cryptense.
In effetti, soprattutto nel primo tempo, davvero tante le folate firmate dai nostri ragazzi, che superata l’impasse iniziale (2-7 Anzio con la tripla di Pecetta) iniziano a premere sull’acceleratore, regalando qua e là un paio di giocate da spellarsi le mani. La tripla di Spinosa, infatti, apre un bel 13-0 di parziale a favore del San Nilo, che in poco più di 2 minuti e mezzo - spinto da un pubblico splendido - ribalta il match come un calzino, mettendo alle corde Anzio. Al solito sontuose le fiammate di Oliva (primo tempo da 19 punti e 9 rimbalzi), anche se i canestri dell’ allungo sono tutte di Reali, che con 5 punti in fila trascina i suoi a +8 (15-7). Con la sfida già tutta in salita Melchiorri non può far altro che chiamare timeout, con Anzio che risponde presente al rientro, tamponando una ferita che sembrava mortale. In effetti, nonostante trovare antidoti ad Oliva sembri impossibile, gli ospiti riescono a rifarsi sotto, anche perché le percentuali dalla lunga di Anzio vivono un’impennata importante nei pressi della prima sirena, con le triple di Pecetta e Conte a rimettere tutto in discussione (26-23).

Nella seconda frazione cambiano gli interpreti, cambiano i numeri ma il canovaccio resta tutto sommato lo stesso dei primi 10’ minuti: San Nilo leggero nello spirito e almeno a tratti straripante, mentre Anzio vive di fiammate - soprattutto in attacco - con la difesa invece molto spesso in sofferenza. Non a caso, al netto delle scorribande di Conte, continua ad essere nelle mani dei nostri ragazzi la sfida, anche perché Proietti piazza subito 2 triple pesantissime, e dopo i primi squilli di Chiminello il tabellone dice 41-29 San Nilo. Come nella prima frazione Melchiorri corre ai ripari con il timeout, con gli ospiti che al rientro vivono un altro buon momento, ma dopo il -5 (42-37) firmato da Bagni arriva un’altra valanga a tinte biancoblu, che spinge il San Nilo addirittura a +19 (58-39). Eloquente a questo proposito il 16-2 di parziale messo a segno dai nostri ragazzi negli ultimi 4’ minuti del primo tempo, illuminati dalle giocate di un Oliva letteralmente indemoniato, supportato al meglio da un ottimo Ridolfi, che oltre a calamitare rimbalzi e falli si fa sentire anche dalla lunga, mettendo Anzio nuovamente spalle al muro. Ciliegina sulla torta il jumper sulla sirena di Spinosa, col 58-39 di metà gara che molto somiglia all’epilogo della sfida.

Impressione certificata da un inizio ripresa ancora di marca San Nilo (sugli scudi Reali e Spinosa), ma dopo aver aggiornato il loro massimo vantaggio sul +24 (67-43) la tensione cala eccome, regalando alla partita un finale diverso e decisamente inatteso. Difficile individuare un motivo o un episodio scatenante, ma con il passare dei minuti la partita cambia, con Anzio che pone le basi della sua impresa iniziando a rosicchiare punti, senza grosse fiammate ma con discreta continuità. A metterci lo zampino è ancora un super Conte, anche se le giocate più importanti le mette a segno Nardi, lucidissimo ad infilarsi tra le pieghe della partita. Busti, preoccupato, prova a fermare l’emorragia con la sospensione, ma tra fischi dubbi e una fisicità spesso al limite gli ospiti ora ci credono per davvero, rinfrancati da un clamoroso -11 (67-56) sul tabellone. Eppure, nonostante una sbandata molto evidente (0-13 di parziale Anzio), sono i padroni di casa a chiudere in crescendo la terza frazione, anche perché Brenda e Mazzocchia scovano direttamente dalla spazzatura un paio di giocate importanti, utili a ridare fiato ad un attacco molto meno fluido e un pizzico prevedibile. Tuttavia siamo ancora a +15 (75-60) quando suona la terza sirena, vantaggio che col senno di poi avremmo dovuto e potuto gestire meglio.

Peccato pagato a carissimo prezzo dai nostri ragazzi, che un po’ per colpa loro, un po’ per qualche episodio sfavorevole, finiscono per perdere il bandolo della matassa, scivolando proprio ad un passo dalla linea del traguardo. E pensare che almeno in avvio di quarta frazione è stato il San Nilo a farsi preferire: l’appoggio da sotto di Chiminello e la gita in lunetta di Proietti, infatti, valgono l’80-62 cryptense, con il San Nilo anche a +19 dopo il tecnico per proteste a D’Alfonso, che a 7’ dalla fine sembra poter chiudere il discorso una volta per tutte. Sensazione cancellata dalla triple di Di Viccaro e Conte, che insieme ad un tap in di Coronini servono a confezionare un parziale di 0-8 a favore di Anzio, cui va dato il merito, ancora una volta, di volerci provare fino alla fine. Il -11 (81-70), del resto, rappresenta una montagna non così difficile da scalare, a maggior ragione dopo l’uscita per falli di Spinosa, soprattutto difensivamente giocatore troppo utile negli equilibri dei cryptensi, che in questo finale giocano molto ad intermittenza, sprecando quelli che sarebbero stati i colpi del k.o. Davvero sanguinose, ad esempio, un paio di perse banali, così come alcuni tiri piedi a terra solitamente automatici. Il resto, col senno di poi, lo fanno la sfortuna e gli episodi, con Anzio che invece continua a rosicchiare punti, alzando ancora di più l’intensità in campo. Non a caso, eccezion fatta per una mezza invenzione di Reali in entrata, il San Nilo non segna più negli ultimi 2’30 (88-80 sul tabellone), mentre gli ospiti, sfruttando le nostre incertezze, rientrano del tutto, vuoi per la precisione ai liberi (8/9 negli ultimi 5’ minuti), vuoi per una gran tripla dal palleggio di D’Alfonso. Giocata che in un certo senso ci taglia le gambe, con Conte prima e Pecetta poi a realizzare (entrambi in entrata) i canestri che regalano ad Anzio il più insperato dei successi.
L’88-89 finale, però, non sopisce l’affetto di un pubblico splendido, che dopo aver cantato ininterrottamente per 40’ minuti ha dato vita ad una festa nella festa, richiamando uno ad uno i protagonisti di questa splendida cavalcata. Perché al di là della sconfitta siamo in Serie B, raggiungendo sul campo un traguardo inseguito a lungo, che per la città di Grottaferrata rappresenta un nuovo entusiasmante capitolo di una storia tutta da scrivere. Inizieremo a farlo subito dopo l’ultimo match di campionato (@Carver, con palla a due prevista Domenica 14/05 alle 18.30), ma fino ad allora è giusto godersi ogni singolo momento di un sogno da cui non ci siamo ancora svegliati.

Grazie ragazzi, è stato un viaggio bellissimo, entusiasmante, qualcosa che non dimenticheremo mai, a maggior ragione dopo questa bellissima festa… Forza Grotta!