SETTIMANA DA INCUBO: SAN NILO K.O. ANCHE A L’AQUILA
Nuovo Basket Aquilano - San Nilo Grottaferrata 83-66
Parziali: 24-17 / 14-19 / 18-13 / 27-17
L’Aquila: Compagnoni 6, Caldarelli n.e., Nardecchia M. n.e., Aristotile, Nardecchia N. 12, Cicivè 3, Miconi n.e., Antonini 7, Tuccella 8, Cecchi 24, Caridi 6, D'Ambrosio 17; Coach: D’Addio
San Nilo: Chiminello 2, Permon 16, Marrocchi n.e., Ridolfi 15, Reali 8, Spinosa 6, Oliva 14, Corvo 2, Brenda 3, Proietti; Coach: Busti
Con la sconfitta a L’Aquila si chiude una settimana davvero da incubo per il San Nilo Grottaferrata, al PalaAngeli arriva la terza sconfitta consecutiva per Brenda e compagni, che
così come nel match d’andata crollano nella ripresa, vedendo il treno playoff (e con esso la salvezza diretta) allontanarsi probabilmente una volta per tutte. Una sconfitta figlia di una
prestazione scadente, diametralmente opposta rispetto a quella sfoderata contro la Virtus Roma, caratterizzata da brutte percentuali (tremendo l’11/24 ai liberi) e da uno scoramento generale
abbastanza preoccupante. Ancora una volta, infatti, sono mancate lucidità e sicurezza, con i nostri ragazzi che non sono mai riusciti a prendere in mano l’incontro, soffrendo la voglia e
l’intensità messe in campo dagli abruzzesi.
Un leit-motiv chiaro, limpido, quasi monotono, evidenziato dal primo all’ultimo minuto. Non a caso - minuti iniziali compresi - il San Nilo non è mai riuscito a mettere la testa avanti, vivendo
il suo miglior momento, almeno dal punto di vista numerico, ad inizio ripresa, con Permon a segno da sotto per la parità sul 38-38. Nel resto della gara, invece, meglio il Nuovo Basket Aquilano,
che un paio di allunghi importanti li aveva già piazzati nel corso della prima frazione, toccando la doppia cifra di vantaggio sia sul dopo la tripla di Antonini, buona per il 20-10, sia in
occasione del gioco da 3 punti chiuso da D’Ambrosio, che col libero aggiuntivo aveva portato i padroni di casa sul 23-12. Momenti difficili cui i nostri ragazzi avevano risposto tutto sommato
bene, trovando con Brenda prima e Reali poi i canestri in grado di rendere il passivo meno amaro (24-17 dopo i primi 10’ minuti).
Tuttavia, come anticipato in precedenza, resta costantemente nelle mani di L’Aquila il pallino del gioco, anche perché quelle dei cryptensi sono folate abbastanza isolate che l’inerzia non la
girano mai del tutto. In effetti, nonostante l’impatto di Ridolfi sia al solito notevole (15 con 7 rimbalzi e 5 falli subiti), alla boa dei 15’ minuti volano di nuovo in doppia cifra di vantaggio
i padroni di casa, che sull’asse Cecchi-D’Ambrosio toccano anche il +14 (34-20), costringendo Busti a mescolare di continuo le carte in tavola. Cambiamenti apportati sia in difesa (alternanza
uomo/zona), sia nella gestione dei cambi, che diversi frutti li fa raccogliere proprio nel finale di tempo. Eloquente il 4-16 di parziale messo a segno dal San Nilo negli ultimi 5’ minuti del
primo tempo, illuminato dalle giocate di Ridolfi e del rientrante Oliva, che al netto di qualche errore al tiro (5/17 dal campo) e uno stato di forma ben lontano dal 100% prova comunque a
caricarsi sulle spalle l’attacco dei suoi. Ospiti che peraltro lasciano per strada anche diversi liberi (8/15 a metà gara), ma al rientro negli spogliatoi il tabellone dice 38-36, un -2 con
contorni senz’altro positivi, in grado di regalare buone sensazioni in vista della ripresa.
Ad aprire la ripresa, come sottolineato in fase di commento, il pareggio di Permon su assist di Oliva, ma quella che sembra l’alba di un secondo tempo a tinte cryptensi si trasforma presto in un
triste remake della gara d’andata. Il San Nilo, infatti, ha tra le mani almeno un paio di buone chance per mettere finalmente la testa avanti, ma né la tripla piedi a terra di Oliva né la semi
transizione di Ridolfi trovano il fondo della retina, permettendo a L’Aquila di girare nuovamente l’inerzia del match. Pesantissima a questo proposito la tripla di D’Ambrosio, canestro anche un
filo estemporaneo che regala comunque nuova linfa agli abruzzesi, complice una tremenda impennata nelle percentuali dalla lunga. Sugli scudi Compagnoni (tripla) e il solito Cecchi (altro canestro
da dietro l’arco), con l’appoggio da sotto di Cicivè che chiude l’11-2 di parziale buono per il +9 (51-42) a favore di L’Aquila. Di fatto e nei fatti uno schiaffone che fa malissimo, anche se
prima di alzare definitivamente bandiera bianca il San Nilo ci prova ancora, provando a rimettersi in carreggiata poco prima della terza sirena. Merito di Oliva e di un doppio sussulto di Permon,
che dopo il jumper firma anche la tripla per il -2 (51-49). Da qui in poi, però, non c’è più partita, anche perché il San Nilo si disunisce e innervosisce, soprattutto nella metà campo difensiva.
Il rimbalzo d’attacco concesso a Caridi, infatti, pesa più di un macigno, così come la tripla concessa a Compagnoni, che dai 6,75 fissa il punteggio sul 56-49 per L’Aquila.
Canestri che fanno malissimo e che soprattutto chiudono la sfida con largo anticipo, rendendo gli ultimi 10’ minuti una lunga passerella a favore degli abruzzesi. Il San Nilo, infatti, dimostra
di non averne più, con Busti che prova - senza successo - ad invertire la tendenza con i cambi di assetto e di difese. Tentativi che però non sortiscono alcun effetto, anche perché i nostri
ragazzi calano decisamente anche dal punto di vista fisico, prestando il fianco alle transizioni degli avversari. A chiudere i conti ci pensa così un super Cecchi, praticamente infallibile quando
la palla scotta, protagonista assoluto, insieme ad Antonini, nel 9-2 di parziale che chiude i giochi. Del resto, oltre a percentuali costantemente troppo basse, i cryptensi evidenziano anche un
certo scollamento difensivo, con L’Aquila anche più in controllo di quanto non dica il 65-51 sul tabellone. Non a caso flirtano anche il ventello di vantaggio i padroni di casa, che dopo la
tripla di Nardecchia N. aggiornano il loro massimo vantaggio sul +19 (75-56). Per il resto poco altro da aggiungere, se non un sussulto d’orgoglio di Reali e il finale in crescendo di D’Ambrosio
e Nardecchia N., che sull’83-66 finale finiscono per metterci una firma bella grande.
Arriva così la terza sconfitta in una settimana per i nostri ragazzi, che dopo lo scivolone di Mondragone e la bella prova offerta contro la Virtus vivono un’altra serata molto difficile, uscendo
da L’Aquila con le ossa rotte. A prescindere dalla prestazione, infatti, la strada che porta alla salvezza si complica terribilmente, anche perché lo 0-2 nel doppio confronto regala agli
abruzzesi un vantaggio affatto banale, sia nell’immediato (cryptensi agganciati in 10ª posizione), sia in prospettiva poule playout, con Brenda e compagni fermi ai 2 punti contro Mondragone
e attualmente ultimi. Scenario che un po’ spaventa, ma per fortuna di tempo per pensare non ce n’è, anche perché Mercoledì 24/01 avremo nostra ospite Viterbo, attesa al PalaCoscia per il recupero
della 15ª giornata. Una sfida durissima, da giocare senza far calcoli e con la voglia di tornare a spaccare il mondo, sperando una volta nel calore e nell’affetto della nostra gente.
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