TERZO K.O. IN FILA: SAN NILO SCONFITTO ANCHE A ISERNIA

 

New Fortitudo Isernia - San Nilo Grottaferrata 93-81

Parziali: 29-23 / 19-27 / 25-15 / 20-16
Isernia: Diana, Monacelli 15, Batalskyi 10, Doglio 12, Compagnoni 22, Pali, Arrighini 2, Idrissou 15, Bonucci 11, Russo 2, Raicevic 4; Coach: Forgione
San Nilo: Permon 19, Villamaina n.e., Ridolfi 13, Reali 20, Spinosa 6, Oliva 15, Iannazzo n.e., Corvo 2, Brenda 1, Proietti 5, De Nicola n.e.; Coach: Busti
_

Nonostante il cuore e alcuni piccoli passi in avanti rispetto alle ultime uscite prosegue il momento complicato della serie B del San Nilo, ad Isernia arriva la terza sconfitta consecutiva per i nostri ragazzi, che dopo un buon primo tempo (48-50 a metà gara) denotano un netto calo fisico e di percentuali, facilitando il compito di una Fortitudo comunque ottima, per cui parla soprattutto il clamoroso 15/31 dalla lunga distanza. Percentuali nel tiro dalla lunga che rappresentano senz’altro una delle chiavi di questa partita, così come la superiorità a rimbalzo dei molisani, tanto bravi quanto anche un pizzico fortunati nell’andarsi a cercare una serie di extra possessi che sull'andamento del match, inevitabilmente, hanno pesato eccome. Al San Nilo, invece, oltre un buon primo tempo resta una rinnovata sensazione di incompletezza, sottolineata una volta di più dall’assenza di Chiminello, out per un attacco febbrile.
Ciononostante, superata l’impasse dopo il 5-0 iniziale, è confortante l’avvio dei ragazzi di Busti: le scorribande di Permon e le due triple in fila di un indemoniato Reali (20 con 6/9 dalla lunga) valgono sorpasso e relativo tentativo di fuga per i cryptensi, sul 7-12 dopo 4’ minuti molto divertenti, in cui - eufemisticamente - le difese faticano ad incidere. Soprattutto quella dei nostri ragazzi graffia poco in questo frangente, permettendo ad Isernia di arrivare al ferro con davvero troppa facilità. Dimostrano Batalskyi e soprattutto Doglio, che dopo un comodo layup in transizione realizza anche la tripla del controsorpasso (16-14). Ad ogni modo continua ad essere bella quanto un Monet la prima frazione di Reali, altre 2 triple in fila per MR9, con il San Nilo che rimette quindi la testa avanti (18-20 dopo 7’ minuti), salvo poi perdersi non tanto sul più bello, ma quando le difficoltà dell’avvio sembravano ormai alle spalle. La chiusura del primo quarto, invece, diventa a tutti gli effetti un mezzo incubo per i nostri ragazzi: l’11-3 di parziale con cui Isernia gira alla boa della prima sirena, in effetti, pesa eccome sul morale dei cryptensi, freddati a ripetizione da uno scatenato Compagnoni, che segna 8 dei suoi 22 punti proprio a margine della prima frazione. Sul 29-23 con cui si chiude un bel primo quarto, però, c’è anche la firma di Bonucci, a segno ancora dalla lunga per un clamoroso 5/10 di squadra.

Sull’onda lunga del buon break infilato sul finire della prima frazione la partita riprende ancora nel segno di Isernia, anche perché al festival delle triple si iscrive anche Monacelli (gran partita), e dopo il primo squillo di Idrissou (schiacciata in contropiede) i padroni di casa volano in un amen a +14 (39-25), costringendo Busti al minuto di sospensione. Percentuali alla mano un vantaggio ampiamente meritato per i molisani, capaci in poco meno di 6’ minuti di piazzare un parzialone di 21-5, frutto certamente del tiro da 3 punti ma anche di un’intensità sempre altissima. Nel frattempo - al rientro dal timeout - una tripla senza ritmo di Spinosa ci regala finalmente una bella boccata d’ossigeno, ma per larghi tratti il pallino del gioco resta nelle mani di Isernia, anche perché Compagnoni continua a tramutare in oro ogni singolo pallone toccato, così come un insospettabile Bonucci, prezioso anche in situazione di gioco rotto. Eppure, quando la fuga di Isernia sembra ormai cosa fatta (46-33 dopo 15’ di gioco), il San Nilo si ritrova, rivoltando la partita come un calzino. Fattori chiave la fiducia, il ritmo in attacco e un calo fisiologico delle percentuali molisane, per larghi tratti vicine addirittura al 60%. Sul fronte opposto, invece, oltre a Reali si accendono finalmente Oliva e Ridolfi, non al meglio ma in grado di piazzare come al solito un paio di gemme di rara bellezza. Da applausi, infatti, la scorribanda in penetrazione di FR8 (13, 9 rimbalzi e 5 assist), così come splendida la partenza in reverse con successivo appoggio (con fallo) dell’ex Siena (15+8), che oltre a valere il -5 (48-43) spinge Forgione alla sospensione. Ciononostante al rientro prosegue il momento positivo dei cryptensi, anche perché Proietti e il nuovo arrivato Corvo hanno un impatto ottimo in uscita dalla panchina, con il San Nilo a trovare persino il sorpasso prima della pausa lunga (48-50), complice la magia dal palleggio di un Permon un po’ impreciso dalla lunga (1/8) ma al solito estremamente incisivo (19 e 4 assist).

A bagnare la ripresa subito un bel gioco da 3 punti di Proietti , che oltre a valere il +5 (48-53, massimo vantaggio eguagliato) sembra confermare il momento positivo dei nostri ragazzi, per cui un’altra bella notizia è rappresentata senz’altro dai problemi di falli di Idrissou e dalla buona tenuta di Oliva, per cui i 30’ minuti sul parquet, almeno alla vigilia, non erano affatto scontati. Da qui in poi, però, lo spartito del match cambia di nuovo, con Isernia che all’improvviso ritrova la fluidità del primo tempo. La tripla di Compagnoni, in effetti, apre il 14-2 di parziale grazie al quale i padroni di casa prima pareggiano e poi sorpassano, costringendo Busti al minuto di sospensione. Detto di Compagnoni, autore qualche minuto dopo di un’altra tripla taglia gambe, fondamentale anche il contributo di Doglio e Monacelli, che fissano il 62-55 dopo 25’ di gioco. Al rientro il solito Reali ci mette una pezza con l’ennesima conclusione pesante di una serata comunque positiva, ma Isernia in questo frangente ne ha semplicemente di più, trovando spesso buone soluzioni in transizione. Sugli scudi Doglio e soprattutto Bonucci, che come nel primo tempo sfrutta al meglio lo slot concesso da Forgione, riportando i padroni di casa oltre la doppia cifra di vantaggio (73-61). Col senno di poi un margine decisivo, che i molisani riusciranno a mantenere fino alla fine, anche perché il San Nilo entra troppo presto in riserva, al netto di quanto non dica il tabellone. La mini fiammata di Ridolfi nel finale, in effetti, è buona soltanto per riavvicinarsi, col -8 (73-65) della terza sirena che risulta anche un po’ bugiardo, vuoi per un appoggio piuttosto semplice sbagliato dallo stesso Ridolfi, vuoi per un paio di contropiedi gettati letteralmente alle ortiche. Stanchezza o no palloni che pesano moltissimo nell’economia della partita, sottolineando come ai nostri ragazzi stia continui a mancare anche un pizzico di fortuna.

Non a caso l’allungo di Isernia è ormai dietro l’angolo, con i cryptensi che di fatto resistono soltanto un altro paio di minuti, subendo di lì a breve il break che stavolta chiude i conti una volta per tutte. In effetti, nonostante qualche buona iniziativa di Permon e Ridolfi, i padroni di casa piazzano nel frattempo un’altra accelerata significativa, poggiandosi una volta di più sul tiro pesante. A segno in questa occasione Idrissou e Batalskyi, senza dimenticare la scorribanda di uno scatenato Compagnoni, senza dubbio l’hombre del partido, con un dominio totale sul match testimoniato solo in parte dai numeri. A proposito di numeri pesantissimo il -14 (85-71) cui sprofondano i nostri ragazzi, per cui peraltro il peggio deve ancora arrivare. Del resto arriva anche il -16 (88-72) dopo la tripla di Monacelli, mentre in casa San Nilo c’è poco da salvare in questo frangente, anche perché di antidoti alla sofferenza a rimbalzo se ne trovano pochi, così come al finale in crescendo di uno scatenato Idrissou. Busti nel frattempo prova a giocarsi il tutto per tutto in vista della volatona finale, ma con il cronometro che scorre veloce (e la lucidità che viene meno) Isernia non si volta più indietro, gestendo gli ultimi 5’ minuti con relativa tranquillità. Il San Nilo, infatti, registra un’ulteriore picchiata delle percentuali in questo momento chiave, mentre i padroni di casa continuano a sbagliare poco o nulla, giungendo in scioltezza al 93-81 finale.
Calendario alla mano si tratta del terzo stop consecutivo per i nostri ragazzi, che come anticipato in fase di commento, oltre all’infermeria vuota faticano a trovare un’identità difensiva, facilitando così il compito di un’Isernia dal canto suo pimpante e davvero ispirata. Nel già citato 15/31 messo insieme dai molisani dalla lunga distanza, infatti, pesano senz’altro alcuni nostri errori con i padroni di casa, che oltre al +2 in classifica mettono in cascina pure un bel tesoretto in ottica doppio confronto. Sul fronte opposto, invece, la fanno da padrone delusione e amarezza, ma visto che Mercoledì 15/11 alle 20.45 si torna già in campo per il recupero a Viterbo c’è da voltare subito pagina. Alla luce delle difficoltà attuali non sarà affatto semplice, ma mai come in questo caso occorre restare uniti, ragionando sui motivi di questo avvio di campionato così complesso e sulle strade da percorrere per uscire da una crisi profonda di risultati e soprattutto di identità.

 

Photogalley: https://www.facebook.com/photo/?fbid=923184762875116&set=pcb.923185049541754