ATTERRAGGIO D’EMERGENZA: TROPPA CAGLIARI PER IL SAN NILO
Esperia Cagliari - San Nilo Grottaferrata 78-71
Trasferta in terra sarda priva di sorrisi per la CGold del San Nilo, che dopo 40’ minuti sulle montagne russe, purtroppo vede materializzarsi tutte le paure della vigilia, venendo
sconfitta con merito da una Cagliari pimpante e intensa, soprattutto nel corso di un primo tempo quasi a senso unico. Nella ripresa, come di consueto, la reazione dei nostri ragazzi
cui però, così come contro San Paolo, è mancato il colpo di reni decisivo, con la rimonta che non è andata oltre il -5 fatto registrare a 5’ minuti dal termine. Nel mezzo, ancora una volta,
partita a due facce da parte dei cryptensi: brutta e sbiadita la versione del primo tempo, decisamente migliore quella ammirata nella seconda parte del match, al netto della sconfitta
rimediata solo nel finale. A rendere tutto più amaro, infine, c’è pure la classifica, che oltre ad accorciarsi ulteriormente rende ancor più minacciosa quest’ultima parte di regular
season.
Come anticipato merito di una buonissima Cagliari, che al di là del 6-7 dopo i primi 3’ minuti (tripla per il sorpasso di Spinosa) non è mai stata sotto nel punteggio, giocando per larghi
tratti del primo tempo con maggiore voglia e determinazione. A questo proposito da sottolineare l’impatto di un clamoroso Sanna, che dopo aver “punto” dalla lunga distanza per il
controsorpasso (9-7) ci fa male anche in penetrazione, racimolando punti facili in appoggio o, in alternativa, qualche viaggio in lunetta. Non a caso, eccezion fatta per una tripla di Perez,
è tutto suo il 9-0 di parziale che ci condanna al -11 (21-10), rendendo ancor più complicata una sfida che già non nasceva sotto i migliori auspici. In questo caso, però, il San Nilo risponde
presente, anche perché Reali e soprattutto Oliva scaldano le mani dalla lunga distanza, riportandoci almeno in linea di galleggiamento. L’unico squillo di MR9, in effetti, vale il -6 (21-15),
mentre quello dell’ex Siena (19+12, altra gran partita) addirittura il -3 (23-20). Peccato che anche quella di Perez resti una gran bella prima frazione, col semigancio dell’argentino a
chiudere i primi 10’ minuti di gioco sul 25-20 Cagliari.
Sardi che peraltro continuano a spingere ad inizio secondo quarto: Manca e Floridia, in effetti, hanno buon impatto in uscita dalla panchina, mentre Sanna continua a fare pentole e coperchi,
chiudendo con il 2/2 di lunetta il 6-0 di parziale per il +11 (31-20) Esperia. Per provare a rigirare l’inerzia Busti mischia un po’ le carte in tavola, ma né il diverso assetto difensivo
(zona) né i cambi sembrano sortire effetti. Quelli di Ridolfi (16 e 7 falli subiti), infatti, restano lampi abbastanza isolati, che seppure ci permettono di restare in scia agli avversari
(33-26) non ledono la supremazia sarda. Non a caso, nel giro di qualche minuto, diventano addirittura 12 i punti di vantaggio dei padroni di casa, trascinati sul 38-26 da una tripla di
Villani e da un’altra bella giocata di Floridia. Peccato che il peggio debba ancora arrivare per il San Nilo: ultimi 4’ minuti del primo tempo di autentico blackout per i cryptensi, che dopo
un piccolo riavvicinamento (38-29) spariscono letteralmente dal campo, incassando uno schiaffone sonoro e almeno in parte decisivo. Il 10-2 sardo di parziale, infatti, vale il +17 (48-31) a
favore di una Cagliari sempre più padrona della partita, anche perché nel momento del bisogno sale in cattedra pure Garello, mentre la chiosa sui primi 20’ minuti è di Sanna, ancora a segno
da oltre l’arco. Al di là dei numeri e degli interpreti purtroppo per il San Nilo sembra un film già visto…
Ripresa che almeno nei primi minuti non sembra discostarsi troppo dal primo tempo. In effetti continua ad essere di Cagliari il pallino del gioco, anche perché i nostri ragazzi funzionano
molto ad intermittenza, pagando probabilmente le fatiche della trasferta lunga. Non a caso si amplia ulteriormente la forbice, con i padroni di casa che aggiornano sul +22 (56-34) il massimo
vantaggio, dando l’impressione di poter dilagare. Sugli scudi, oltre Garello, un Picciau chirurgico, per larghi tratti di quest’inizio ripresa anima e cuore dell’attacco sardo. Per il San
Nilo, invece, poco da salvare: nonostante qualche spunto di Oliva continua a restare piatto l’encefalogramma dei cryptensi, che dopo 25’ di gioco sono ancora sotto di 20 lunghezze
(58-38). Eppure c’è ancora vita per i nostri ragazzi: come al solito, nonostante pochissime avvisaglie, i ragazzi di Busti improvvisamente riescono a cambiare marcia, e quello che sembrava
l’inizio di una lunga passerella in favore dei sardi diventa il primo avvincente capitolo di una partita estremamente diversa. A suonare la carica, infatti, è la tripla di un Permon ancora
non al meglio, ma è in difesa che il San Nilo inizia finalmente a spingere, anche perché gli ospiti lavorano un filo meglio sulle linee di passaggio avversarie, provando a regalarsi
l’ennesima rimonta stagionale. Il resto lo fanno qualche accelerata di Proietti e la “voglia” di Ridolfi, che con la tripla mette il punto esclamativo su 6’ minuti a senso unico, che
permettono ai nostri ragazzi di rimontare fino ad un insperato -7 (58-51). Memore di quanto accadde all’andata coach Manca le prova un po’ tutte per girare l’inerzia, ma al suono della terza
sirena la partita è viva eccome (61-53).
Ad inaugurare l’ultimo rettilineo una bella tripla di Villani, ma il San Nilo da par suo ormai ci crede, e nonostante il -11 sul tabellone non perde la voglia di provarci fino alla fine.
Mazzocchia e Ridolfi, infatti, ci riportano sotto la doppia cifra di vantaggio, mentre dopo l’ennesima magia di uno scatenato Sanna è Oliva a suonare la carica (gioco da 3 punti) con la
rimonta cryptense che ormai sembra potersi concretizzare da un momento all’altro, non fosse altro per un vertiginoso calo delle percentuali sarde e per la caparbietà a rimbalzo di Ridolfi, il
più lesto a tramutare nell’appoggio del -5 (67-62) un pallone che sembrava ormai perso. Tuttavia, esattamente come era accaduto settimana scorsa contro San Paolo, ai ragazzi di Busti viene un
po’ il braccetto nel momento della verità, rendendo di fatto incompiuta l’ennesima grande impresa che si stava concretizzando. La colpa (o il merito se si guarda dalla parte opposta) è di
Sanna, che corona una partita da autentico mvp realizzando 9 dei suoi 28 punti proprio negli ultimi 4’30, rendendo vani gli ultimi disperati tentativi di un San Nilo ormai allo stremo. I
nostri ragazzi, infatti, pur provandoci fino alla fine non vanno oltre il -6, pagando a caro prezzo le troppe disattenzioni difensive evidenziate anche oggi.
Il 78-71 finale, inevitabilmente, lascia in dote tantissima amarezza e la sensazioni di averci provato solo in parte, non fosse altro per un finale di seconda frazione da incubo. Al tempo
stesso la rimonta della ripresa dimostra che cuore e carattere continuano a non difettare, ma i blackout ormai sono una costante, cui andrà trovata una soluzione. Come sempre inutile cercare
colpevoli: la cura è il lavoro in palestra e la necessità di restare insieme, consapevoli che il viaggio resta lungo e tutto da vivere. Prossima tappa il recupero dell’01/02 alle 21.15 in
casa di Frassati, derby tesissimo ed altro crocevia di fondamentale importanza, complici le prove di fuga di Ferentino e il riavvicinamento sempre più minaccioso di San Paolo e Palestrina.
Servirà dimenticare la stanchezza e reagire, di squadra e da vera squadra.
Infine ci teniamo a ringraziare sentitamente l’Esperia Cagliari: l’ospitalità e la cortesia dei nostri avversari è stata splendida, così come la cornice fornita da un pubblico caldo e molto
numeroso. Al netto di tutte le difficoltà logistiche dovute ad una trasferta così particolare è stata una splendida esperienza, soprattutto per merito loro.
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