PEZZO DI STORIA: SAN NILO CORSARA A CAGLIARI
Esperia Olimpia Cagliari - San Nilo Grottaferrata 67-72
Parziali: 18-19 / 20-23 / 19-16 / 10-14
Cagliari: Cabriolu 6, Kucan 3, Floridia 7, Potì 21, Villani 3, Frattaroli n.e., Picciau 5, Locci 5, Spizzichini 15, Sanna 2; Coach: Manca
San Nilo: Chiminello 6, Permon 13, Reali 21, Mazzocchia, Spinosa 12, Oliva 16, Brenda 1, Proietti 3; Coach: Busti
Arriva nella maniera più incredibile la prima storica vittoria in serie B del San Nilo Grottaferrata, nonostante gli appena 8 effettivi (e una condizione fisica ben lontana dal
100%) prova eroica dei ragazzi di Busti, che con un finale di gara quasi perfetto espugnano Cagliari, dando tutto un altro sapore a quest’avvio di campionato.
Vittoria arrivata al termine di una gara senza senso, caratterizzata da accelerate inattese o - se preferite - da blackout clamorosi, che prima o dopo hanno finito per colpire entrambe le
squadre. Ad esempio quasi troppo brutto per essere vero l’avvio dei cryptensi, primi due giri e mezzo di lancette costellati da soli errori per Brenda e compagni, giunti a Cagliari senza
Ridolfi e con tanti (troppi) giocatori chiave costretti agli straordinari. A questo proposito sembra quasi scontato il 9-0 iniziale, con i padroni di casa che semplicemente ne hanno di più,
tanto in difesa quanto a rimbalzo, dove la differenza fisica si fa subito vedere. Più di tutte, però, brilla la stella di Potì, con Busti praticamente costretto al minuto di sospensione. Al
rientro passaggio a zona per i nostri ragazzi (2-3), col senno di poi una delle chiavi della partita, anche perché Cagliari tira tanto e male dalla lunga (7/35 alla fine), mentre il San Nilo,
al di là degli accorgimenti difensivi, gioca con più tranquillità, trovando con pazienza il modo di frenare l’intensità dei sardi. Eloquente a questo proposito il 3-16 di parziale piazzato in
poco più di 5’ minuti, 300 secondi in cui i cryptensi rivoltano come un calzino l’inerzia del match, appoggiandosi prima a Reali (21 e 7 assist) poi a Oliva e infine a un eroico Permon, che
per un fastidio alla schiena questa partita non doveva neppure giocarla. PP5, invece, non solo gioca (35’ minuti), ma incide anche in maniera decisa sulla sfida, come in occasione della
tripla per il nuovo +4 (15-19) siglata qualche secondo dopo quella segnata da Villani, al solito pericolosissimo in uscita dai blocchi. L’ultima emozione dei primi 10’ minuti, invece, la
regala Cabriolu (tripla), che dai 6,75 manda in archivio una buonissima prima frazione sul 18-19 San Nilo.
Punteggio che denota equilibrio, protagonista assoluto anche nel corso della seconda frazione, in cui le due squadre si scambiano di continuo la testa del match, mancando in un paio di
occasioni chance ghiotte per provare a scappare via. Il 5-0 di uno scatenato Potì (21 in 28’ minuti)), infatti, oltre a valere il 25-21 Cagliari mette definitamente in partita il pubblico
sardo, riscaldando ulteriormente l’atmosfera all’interno di un palazzetto tanto caldo quanto corretto (e di caldo, ve lo assicuriamo, ne faceva parecchio). I nostri ragazzi, però, sono bravi
a non disunirsi, trovando proprio nelle difficoltà lo stimolo giusto per rialzarsi. Dimostra un sontuoso Reali con altre due triple quasi in fila, imitato qualche secondo dopo da Chiminello,
un altro che in condizione normali questa partita non doveva giocarla. Anche per questo motivo il 34-36 a 4’ minuti dalla pausa lunga viene accolto quasi come una gioia effimera, come se il
crollo del San Nilo prima o poi debba arrivare per forza. E invece i nostri ragazzi tengono alla grande: finale di tempo da applausi per i cryptensi, che trascinati da un Oliva quanto mai
lucido (q6) veleggiano spesso vicini al doppio possesso di vantaggio, costringendo Manca a sperimentare quintetti e soluzioni nuove. Eppure il tabellone dice 38-42 San Nilo a metà gara, con
Busti che alla fine dei conti riceve risposte più che confortanti da tutti gli effettivi, Mazzocchia (un paio di assist) e Proietti (tripla senza senso allo scadere dei 24’’ secondi)
compresi.
Un finale di tempo da sogno, cui il San Nilo fa seguire, però, un avvio di ripresa da tregenda. Lo dice innanzitutto il 15-1 di parziale con cui Cagliari bagna i primi 5’ minuti della
ripresa, che almeno all’inizio è un monologo tutto sardo. Grande protagonista un Kucan comunque molto a corrente alterna fino a quel momento, anche a se a farci più male sono i primi squilli
di Spizzichini e la solita accelerazione di Potì, che con la tripla fissa il +10 (53-43) Cagliari. Di fatto e nei fatti uno schiaffone che fa malissimo, ma quando i due punti sembrano poter
prendere la via sarda il San Nilo si ritrova, all’improvviso, cambiando ancora una volta la storia della partita. La difesa cryptense, in effetti, sale notevolmente di tono, con l’alternanza
uomo-zona proposta da Busti (e Apa, altro splendido protagonista di giornata) che manda completamente fuori giri l’attacco cagliaritano, che non a caso segna appena 2 punti in 4’ minuti. Sul
fronte opposto, invece, dopo un primo tempo complesso si scatena Spinosa (), che con due jumper in fila firma il -2 (53-51) San Nilo, ispirato al tempo stesso anche da un Oliva al solito
tuttofare. Nel frattempo Spizzichini ritrova il fondo della retina, ma i nostri ragazzi ormai brillano e ci credono, con la tripla di Reali e i canestri praticamente in fotocopia di Spinosa e
Permon che valgono un inatteso sorpasso (55-58) e un ancor più clamoroso 2-15 di parziale. Per quanto visto fino a qualche minuto prima un mezzo miracolo, rovinato solo in parte da un’altra
splendida giocata di Spizzichini, che manda così in archivio una terza frazione assolutamente senza senso sul 57-58 San Nilo.
Gli ultimi 10’ minuti racchiudono di fatto un romanzo di Georges Simenon: un delitto quasi perfetto, un successivo colpo di scena e un epilogo che sembra già scritto, cui però segue un altro
colpo di scena, che regala alla storia un finale ed un eroe diverso. Ma andiamo con ordine: primi 2’ minuti e mezzo carichi di tensione, con gli errori a farla da padrone. Del resto il gran
caldo e l’umidità di energie ne hanno bruciate parecchie, con quasi tutti gli interpreti a corto di idee e lucidità. A rompere il ghiaccio ci pensano allora Floridia da una parte e un
pazzesco Reali dall’altra, che con la tripla sigla il 59-61 San Nilo, cui un filo di preoccupazione in più la destano i falli: nessuno per Cagliari, troppi (5) per i cryptensi. Nel frattempo,
a proposito di giocate pazzesche, pesano come un macigno le triple dello stesso Floridia e di Locci, con Cagliari che ritorna a +5 (66-61) a 3’30 dalla fine, complice l’1/2 in lunetta di
Cabriolu. A tutti gli effetti, come anticipato, il delitto perfetto, anche perché il San Nilo sembra sulle gambe, appesantite dal viaggio in aereo e dalla lunga giornata. A rendere ancora più
chiaro il quadro indiziario anche il tecnico sanzionato alla nostra panchina, giunto dopo il 2/2 di Oliva e dopo un paio di brutti attacchi, che a 2’30 dalla fine pesano davvero tantissimo
(67-63). Nel momento più difficile, però - non si sa bene dove - il San Nilo scova energie inattese, regalando il lieto fine al romanzo citato in precedenza. Il 2/2 di Spinosa, infatti, gira
nuovamente l’inerzia della sfida e mentre Cagliari continua a litigare con il tiro dalla lunga, Spinosa ruba una palla preziosissima, lanciando poi Permon in campo aperto. Secondi
interminabili, che si chiudono col canestro di PP5 e con il fallo di Cabriolu. Manca chiama subito timeout, ma al rientro la mano di Permon non trema, e a 52” secondi dalla fine il tabellone
dice 67-68 a favore dei nostri ragazzi. Cagliari sul ribaltamento di fronte sbatte ancora contro la zona cryptense (tripla forzata di Villani) e match point che passa allora nelle mani del
San Nilo. Per nostra fortuna la mano è quella educatissima di Reali, che corona una partita da sogno infilando un clamoroso gioco da 4 punti, quello che ci regala la più incredibile è
importante delle vittorie.
Grazie al 67-72 finale, infatti, si consuma la prima storica vittoria in Serie B per il San Nilo, per cui il 07 ottobre diventa oggi una di quelle date indimenticabili. Sarà il modo con la
quale questa vittoria è arrivata, sarà lo stress accumulato durante un’altra settimana eufemisticamente sfortunata, ma un successo del genere può e deve cambiare volto alla nostra stagione,
magari cominciando dalla sfida in casa di Sabato 14/10 alle 18.30 contro Valdiceppo. Una partita che ha un peso specifico enorme, grazie alla quale confermare che il campionato dei cryptensi
e la relativa lunga scalata verso la salvezza siano effettivamente iniziati. Intanto grazie: siete stati 11 eroi!
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