ANCORA VIVI: UN GRANDE SAN NILO ESPUGNA ANCONA

 

CAB Stamura Ancona - San Nilo Grottaferrata 75-86

Parziali: 19-24 / 14-15 / 17-21 / 25-26

Ancona: Bora, Gallo 6, Virgili 8, Filippetti, Piccionne 14, D'Agnano 9, Kumer 3, Tamboura, Barletta 2, Zanotto 8, Paoletti 25, Balducci; Coach: Petitto

San Nilo: Chiminello 9, Permon 17, Marrocchi n.e., Ridolfi 14, Reali 8, Spinosa 16, Oliva 14, Corvo 2, Brenda 6, Proietti, De Nicola n.e.; Coach: Busti

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In un’annata sempre più strana e di difficile lettura parlare di sorprese è quasi un ossimoro, ma viste le premesse emerse a margine di un’altra settimana molto complicata, quello del PalaScherma è un risultato sorprendente, quasi imprevisto, che ci regala almeno un’altra settimana di passione e di pressioni. Il San Nilo, infatti, nonostante i tantissimi acciacchi e pure un pizzico di sfortuna (espulso Corvo per tecnico e antisportivo a fine primo tempo) batte Ancona meritatamente, giocando un autentico dentro/fuori con la personalità e il carattere della grandissima squadra.
In effetti, al netto di percentuali molto basse (6/22 dalla lunga, 40% scarso dal campo), i cryptensi sono riusciti a dare equilibrio alla propria pallacanestro, mostrando prima un po’ di sana follia e poi grande lucidità, seppure alternata a qualche momento di blackout. I numeri in quest’ottica dicono moltissimo: 86 punti realizzati, 20 palle recuperate e un +10 pesantissimo nella lotta a rimbalzo. Una supremazia testimoniata anche dall’andamento della sfida, con il San Nilo praticamente sempre avanti, eccezion fatta per un paio di sbandate fatte registrare nel corso del primo quarto. Grazie ad uno scatenato Paoletti, infatti, era stata proprio Ancona a partire meglio (14-10 alla boa dei 5’ minuti), ma nonostante l’inizio difficile di Reali e qualche errore di troppo in fase difensiva da qui in poi si vede tantissimo San Nilo, complice l’unica vera impennata nelle percentuali dalla lunga distanza. Pesano in quest’ottica le 3 triple in fila realizzate in coppia da Permon e Chiminello, con i nostri ragazzi che volano in un amen a +6 (16-22), prendendo così il controllo emozionale della gara. Nel finale ancora Paoletti tira fuori dal cilindro una magia in penetrazione, ma sul gong della prima frazione ancora Permon (17 su una gamba sola) firma il jumper del 19-24.

Seconda frazione che si apre ancora nel segno di Paoletti, praticamente tutto sulle sue spalle l’attacco di Ancona, che esplorando gli attacchi in 1vs1 dell’esterno jesino si tiene in scia del San Nilo, rispondendo ai primi squilli di Oliva. Nel frattempo, complice i problemi di falli dei propri lunghi, Petitto prova a mischiare le carte in tavola, prima col quintetto piccolo (Zanotto o Tamboura unico lungo) e poi con la zona, ma alla fine dei conti i cryptensi tengono bene, trovando quasi sempre buone soluzioni. Oliva, ad esempio, nonostante le basse percentuali si conferma una fonte di gioco inesauribile (12 rimbalzi, 8 assist e 8 falli subiti), servendo a Brenda il cioccolatino che vale il 26-28 dopo 13’ di gioco. Tuttavia Paoletti continua ad essere un fattore in questo frangente (primo tempo da 19 punti in 13’ minuti), con Ancona che ne approfitta per infilare un altro sorpasso, stavolta sul 32-31. Il San Nilo, però, continua a tenere bene il campo, e nonostante l’espulsione di Corvo chiude il primo tempo come meglio non si potrebbe. I cryptensi, infatti, grazie all’alternanza uomo/zona concedono ad Ancona appena 1 punto negli ultimi 5’ minuti del primo tempo, mentre in attacco si scatena un super Spinosa (16 in 24’ minuti), protagonista insieme a Ridolfi del break che vale il +6 a metà gara (33-39).

Copione sostanzialmente analogo ad inizio ripresa: Ancona si sbatte tanto ma fatica ad avere continuità, mentre il San Nilo - con tutti i suoi alti e bassi - continua a condurre le danze, facendo quasi sempre la cosa giusta al momento giusto. In quest’ottica preziosissimo Ridolfi (14 e 3 recuperi), che al netto dei problemi all’inguine ha un impatto devastante sul match, firmando praticamente da solo il break del +10 (35-45) San Nilo, con Petitto praticamente costretto al timeout. Al rientro, neanche a dirlo, ci prova Paoletti a girare l’inerzia del match, ma come anticipato in precedenza il San Nilo e soprattutto Ridolfi rispondono colpo su colpo, con i nostri ragazzi a mantenere senza eccessive difficoltà la doppia cifra di vantaggio. Tralasciando l’aspetto numerico un vantaggio soprattutto psicologico, che Piccionne (liberato dalla marcatura di Spinosa, dirottato da qui alla fine su Paoletti) prova ad abbattere con un paio di fiammate delle sue. Il -5 (46-51) dei dorici, però, non dura più di qualche secondo, anche perché nel finale di terza frazione il San Nilo accelera ancora, aggiornando sul +12 (48-60) il massimo vantaggio cryptense. Un break pesantissimo aperto dalla tripla di Permon (col senno di poi una delle giocate più importanti del match) e chiuso dai viaggi in lunetta di Brenda, Spinosa e Oliva, una volta tanto glaciali dalla linea della carità (6/6). A chiudere la terza frazione un bel canestro di Zanotto, ma a 10’ dalla fine siamo ancora a +10 (50-60) e con tutta l’inerzia a favore.

Un vantaggio ampio e rassicurante che si scontra, però, con la voglia inesauribile di Ancona, capace di fiammate davvero stordenti. Avvio di quarta frazione semplicemente scintillante per i marchigiani, ma nonostante il vantaggio dimezzato nell’arco di un paio di possessi coach Busti e i nostri ragazzi continuano a mostrare una lucidità pazzesca, che indirizza il match una volta di più. Ma andiamo con ordine: gli 8 punti quasi in fila di Virgili e la tripla di Kumer spingono Ancona ad un solo possesso di distanza (prima sul 59-62 e poi sul 61-64), ma a proposito di lucidità sono incantevoli le letture di Oliva (36 di valutazione), che con due autentiche visioni manda a segnare in solitaria prima Spinosa e poi Chiminello, altro splendido protagonista di serata. Suo, infatti, l’assist che libera Reali in punta, a segno con la tripla del 62-71 a 6’ minuti dalla fine. Perciò striscione del traguardo sempre più vicino per il San Nilo, anche perché Ridolfi e uno Spinosa pazzesco continuano a prendere (e a segnare) tutto ciò che la difesa di Ancona concede, portando i cryptensi nuovamente a +10 (65-75). Con le spalle ormai al muro Petitto prova a invertire il trend con la sospensione e il quintetto pesante (Zanotto, D’Agnano e Kumer insieme), ma la rimonta marchigiana non va mai oltre il -5 (prima sul 70-75 e poi sul 72-77), anche perché il San Nilo, soprattutto in attacco, continua a non sbagliare nulla. Da sottolineare ancora una volta la capacità di Spinosa di arrivare al ferro, mentre un Oliva insolitamente impreciso al tiro (5/14 al tiro) non sbaglia nel momento del bisogno, tirando fuori dal cilindro un jumper tanto bello quanto complesso che a 90” secondi dalla fine chiude definitivamente i conti. La ritrovata doppia cifra di vantaggio (72-82), infatti, fiacca del tutto la resistenza di Ancona, che dopo l’uscita per falli di D’Agnano e il tecnico a Zanotto perde quel briciolo di lucidità rimasta, collezionando da qui alla fine palle perse in serie. La tripla a tempo scaduto di Zanotto, infatti, vale solo il -11 (75-86), non togliendo comunque nulla alla vittoria limpida e meritata di un San Nilo davvero splendido.
La partita contro Pescara, infatti, al di là della sconfitta aveva lasciato in eredità diverse scorie fisiche e mentali, eliminate dai nostri ragazzi grazie ad una prova semplicemente perfetta. Una perfezione da non ricercare solo e soltanto nei numeri, ma nella capacità di saper fare la cosa giusta al momento giusto. Una capacità espressa da quasi tutti gli effettivi e che a 80’ minuti dalla fine della stagione ci regala ancora una piccola speranza di salvezza. Come sottolineato più volte nel corso della settimana l’imperativo resta la vittoria, a prescindere da qualsiasi altra valutazione e condizionamento. Perciò testa e cuore già rivolti alla sfida casalinga del 13/04 (alle 18.30) contro Civitanova Marche. Un match da vincere, senza pensare allo scarto e agli altri risultati, perché ce lo meritiamo noi e se lo merita quella parte di pubblico rimasta al nostro fianco anche a margine di una stagione sin qui avara di soddisfazioni.

 

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