PIÙ FORTI DELLA SFORTUNA: UN BEL SAN NILO ESPUGNA VITERBO

 

Stella Azzurra Viterbo - San Nilo Grottaferrata 68-72

Parziali: 19-21 / 14-22 / 11-18 / 24-11
Viterbo: Price 10, Ortenzi 7, Bertolini n.e., Cittadini 6, Nieddu, Baldelli 5, Taurchini 10, Pebole 12, Meroi 3, Martino 6, Grande, Casanova 9; Coach: Fanciullo
San Nilo: Di Simone 6, Chiminello 10, Permon 28, Reali 16, Mazzocchia 5, Spinosa 4, Oliva, Brenda 2, Scarano n.e., Proietti 1, Sinanaj; Coach: Busti

 

Ci è voluto più del dovuto, anche in virtù di un arbitraggio difficile da commentare ma alla fine - ed è quello che più conta - la CGold del San Nilo strappa finalmente i primi punti della stagione, giocando per larghi tratti una partita da squadra vera, che ha saputo ritrovarsi proprio a Viterbo, su un campo dove la vittoria mancava ormai da Marzo 2019 e contro una squadra che lo scorso anno ci aveva sempre sconfitto (0-4 tra regular season e playoff). Successo che, come anticipato, ha davvero tanti protagonisti differenti: da applausi, in effetti, il primo tempo di Permon, così come merita un elogio la fiammata di Reali a cavallo di terza e quarta frazione, ma più in generale è da sottolineare l’impatto avuto da tutti gli uomini mandati a referto, che al di là dei punti hanno fornito risposte importanti e confortanti.
Del resto lo 0-2 in classifica qualche segno poteva averlo lasciato, ma nonostante l’inizio folgorante di Price (8 punti nel primo quarto), il San Nilo resta lì, mettendo la testa avanti già alla boa dei 5’ minuti (12-13), complice un paio di magie di uno scatenato Permon (28 con 11/17 al tiro). Sul più bello, però, la difesa cryptense registra un paio di giri a vuoto preoccupanti, che oltre a farci perdere un po’ di ritmo permettono a Viterbo di provare a scappare via sul 19-15. Momento di sbandamento cui, neanche a dirlo, mette una pezza Permon (prima frazione da 13 punti), mentre il sorpasso è opera di uno sfortunato Di Simone che sul parquet, suo malgrado, ci resterà appena 10’ minuti a causa di una piccola distorsione al ginocchio. Prima quarto che va quindi in archivio sul 19-21 San Nilo, piccolo antipasto di una seconda frazione praticamente a senso unico.

Al netto dei problemi di falli di Brenda e Oliva (3 a testa alla fine del primo tempo), infatti, i ragazzi di Busti trovano ritmo e certezze nel corso del secondo quarto, facendo l’occhiolino a quella doppia cifra di vantaggio importante tanto psicologicamente quanto nell’economia della partita. Merito del già citato Di Simone, che pure in situazioni d’emergenza attacca il ferro con profitto, mentre la giocata che spezza una volta per tutte l’equilibrio la mette a referto Mazzocchia, a segno con una gran tripla in contropiede per il +10 (23-33) San Nilo. Sul fronte opposto invece, nonostante un tecnico a Busti, continua a produrre poco l’attacco di Viterbo, anche perché la difesa cryptense continua a graffiare, tagliando il più possibile i rifornimenti ai lunghi avversari. Scelta che frutta diversi recuperi e pure qualche contropiede, chiuso ancora una volta da un. Permon incandescente, che con altri 5 punti in fila (splendida la tripla dal palleggio) aggiorna il massimo vantaggio cryptense sul +15 (23-38). Viterbo, pero, almeno in questo caso risponde presente, anche perché senza Brenda e Oliva (preservati dai falli) il San Nilo è costretta a tenere un assetto un po’ troppo leggero, con Cittadini che ne approfitta per ricucire un minimo lo strappo, come testimoniato dal 28-38 sul tabellone. Piccolo break metabolizzato alla grande dai nostri ragazzi, che nonostante l’accanimento arbitrale restano sul pezzo, chiudendo un bel primo tempo sempre sul +10 (33-43), complice il finale coraggioso di Proietti e Spinosa.

Il vero capolavoro, però, il San Nilo lo confeziona in uscita dagli spogliatoi, con il secondo tempo che almeno in avvio è un monologo a tinte rossoblu. Ad eccezione di un libero di Ortenzi, infatti, la Stella Azzurra passa 5 lunghissimi minuti senza trovare il fondo della retina, mentre Brenda e compagni, nonostante le rotazioni un filo più corte, divertono e si divertono, giocando a sprazzi una splendida pallacanestro. Chiminello, ad esempio, corona con la tripla una bella azione d’attacco, mentre Permon riprende esattamente da dove aveva lasciato, appoggiando da sotto su assist di Reali il canestro che vale addirittura il +16 (34-50). Sul fronte opposto ci prova Ortenzi a girare l’inerzia dalla parte di Viterbo, ma nonostante due triple quasi in fila dell’esterno marchigiano il pallino del gioco resta saldamente nelle mani del San Nilo, lucidissima nel limitare le palle perse e nel leggere i diversi assetti proposti da Fanciullo. Reali, ad esempio, visto il quintetto leggero degli avversari, prova anche ad attaccare l’area, e dopo la lacrima in entrata realizza dal centro una tripla che ha il sapore della liberazione, nel frattempo Spinosa corona 7’ minuti di qualità con un 2/2 in lunetta preziosissimo. Viterbo, invece, eccezion fatta per Ortenzi produce poco, sprofondando addirittura a -18 (41-59). Di fatto e nei fatti una vera e propria batosta per i padroni di casa, che nonostante una tripla di Taurchini (gran bella partita) faticano a cambiare marcia, affacciandosi alla volatona finale sotto 44-61.

San Nilo che quindi inizia a vedere lo striscione del traguardo, anche perché la quarta frazione si apre ancora nel segno dei cryptensi, che sentendo l’odore del sangue provano ad attaccare la giugulare della partita, dimostrandosi peraltro persino più forti della sfortuna. La partita di Oliva (trascinante al di là dei numeri), infatti, finisce a 9’ minuti dall’ultima sirena, complice una brutta distorsione alla caviglia, ma invece di disunirsi il San Nilo si compatta ancora di più, e in meno di 3’ minuti piazza un 1-9 di parziale che molto somiglia alla parola fine sull’incontro. Del resto le triple di Reali (2) e Permon portano i cryptensi addirittura sul +24 (46-70), con Viterbo che invece sembra averne sempre meno, non fosse altro per una pioggia interminabile di palle perse. Da qui in poi, però, un po’ per colpa nostra un po’ per diversi condizionamenti esterni, inizia tutta un’altra partita, che per poco non riapre clamorosamente i giochi. Il San Nilo, infatti, inizia a guardare troppo presto il cronometro e complici diverse decisioni arbitrali più che discutibili finisce per perdere il bandolo della matassa, attaccando poco e molto male. Viterbo, al contrario, visto il punteggio gioca con leggerezza e senza nulla da perdere, e quelli che  dovevano essere 7’ minuti di passerella si trasformano in un incubo. Pebole e Baldelli, in effetti, iniziano a segnare con grande continuità, mentre il San Nilo dopo aver dimezzato il proprio vantaggio (57-70) perde pure Permon per falli (ennesimo sgarbo di un arbitraggio decisamente sfortunato), facendo subentrare pure un pizzico di paura. Non a caso, entrando negli ultimi 40” secondi, Viterbo trova persino il -6 (66-72), ma nonostante lo 0/2 di Spinosa e il contropiede di Casanova è del San Nilo la vittoria, con il 68-72 finale che ci regala finalmente un sorriso che mancava ormai dallo scorso 18 maggio.
Una vittoria che ovviamente non cancella il brutto inizio di stagione e alcuni piccoli difetti evidenziati nel corso di queste prime 3 giornate, ma è chiaro come il successo - che poteva e doveva essere più largo - porti in dote serenità e sicurezza, le cose che fino ad oggi più erano mancate. Ed è da qui che sarà necessario ripartire, anche perché il prossimo turno propone il derby casalingo contro Frascati, sfida ad altissima tensione che molto somiglia ad un primo vero crocevia stagionale. Oltre ad un pubblico delle grandi occasioni servirà la nostra miglior versione, quella che, almeno a tratti, abbiamo iniziato ad intravedere. Intatnto grazie ragazzi