VITERBO ANCORA AMARA PER IL SAN NILO: MERCOLEDÌ SARÀ DENTRO O FUORI

 

Stella Azzurra VT - San Nilo Grottaferrata 82-68

Parziali: 26-21 / 13-19 / 16-17 / 26-11
Viterbo: Price 21, Cittadini 9, Rogani 5, Navarra n.e., Cecchini n.e., Taurchini 4, Pebole 5, Meroi, Rovere 15, Rubinetti 19, Piazzolla n.e., Casanova 4; Coach: Fanciullo

San Nilo: Di Simone 3, Permon 26, Ridolfi 5, Reali 3, Oliva 10, Polselli 6, Scarano n.e., Brenda 9, Stainier n.e., Proietti, Sinanaj n.e., Ponzelletti 6; Coach: Busti

Finisce nelle mani di una Viterbo più cinica e solida gara1 di semifinale, con la CGold del San Nilo che, come in stagione regolare, si spegne proprio sul più bello, gettando alle ortiche con un finale nervoso almeno 35’ minuti di altissimo livello. I nostri ragazzi, infatti, se la sono giocata ancora una volta alla pari, mancando un po’ per sfortuna un po’ per demeriti propri l’appuntamento con la vittoria. Ad ogni modo guai a considerare già finita questa serie: Mercoledì si torna a giocare a Grottaferrata, davanti al nostro pubblico, che pure a Viterbo si è fatto sentire, dandoci supporto e calore per tutto l’arco dei 40’ minuti.
Il primo punto nella serie, però, finisce ancora nelle mani di Viterbo (impietoso il 3-0 in stagione), che al di là delle percentuali (94% in lunetta) e dei singoli ha avuto il merito di non disunirsi davanti alle difficoltà, mostrando una solidità davvero fuori dal comune. Lo 0-7 iniziale, ad esempio, poteva generare un po’ di panico tra le fila dei padroni di casa, che invece non hanno battuto ciglio, rimettendosi in carreggiata (6-7 dopo 3’ minuti) grazie alle triple di Rogani e del solito Rubinetti, autore ancora una volta di una prova d’autore. Da lì in poi, tra alti e bassi, è stato l’equilibrio a farla da padrone, con le due squadre a scambiarsi spesso testa del match e bastone del comando. La seconda metà della prima frazione, in quest’ottica, la domina un sontuoso Price, che segna 10 dei suoi 21 punti proprio a margine dei primi 10’ minuti, permettendo ai suoi prima di sorpassare (primo vantaggio sul 12-11) e poi persino di allungare, non fosse altro per un paio di giri difensivo a vuoto da parte dei cryptensi. A proposito dei ragazzi di Busti, invece, dopo l’avvio da sogno di un Oliva non brillantissimo (10 punti con 2/14 al tiro) è stato Permon a salire in cattedra, mentre a inchiodare il punteggio sul 26-21 della prima frazione è un 2/2 in lunetta di capitan Brenda, la cui importanza è sottolineata in questo caso pure dai numeri (9+8 senza perse).

Nel secondo quarto, a prescindere dal punteggio, inerzia e spartito cambiano del tutto: gli ingressi di Ponzelletti, Ridolfi e Di Simone, in effetti, generano gli effetti sperati, con il San Nilo a ritrovare ritmo e fluidità dei primissimi minuti. Non a caso due triple in fila di Ponzelletti (limitato solo da un problema al ginocchio), ci spingono al -1 (28-27), mentre a siglare il sorpasso ci pensano 5 punti in fila di Brenda e il gioco da 3 punti di Reali, che in lunetta chiude un parzialone di 7-14 in favore dei cryptensi. Testa della gara che quindi ritorna nelle mani del San Nilo, col +2 (33-35) alla boa dei 15 minuti che sta persino un po’ stretto ai ragazzi di Busti, non fosse altro per le percentuali non più altissime di Viterbo. Tuttavia, come anticipato in precedenza, uno dei grandi meriti dei nostri avversari è stata proprio la capacità di saper soffrire, con i padroni di casa bravi nel restare lucidi anche quando la palla sembrava non voler entrare. A questo proposito di fondamentale importanza i viaggi in lunetta di Rovere, mentre sul fronte opposto Permon si conferma in serata di grazia (26 con 5 falli subiti), continuando a tramutare in punti a referto ogni singolo pallone giocato. San Nilo che chiude quindi in vantaggio un gran bel primo tempo (39-40) cui, col senno di poi, ci è mancata solo una fiammata un pizzico più decisa.

Peccato veniale pagato a caro prezzo dai nostri ragazzi, che in effetti partono un po’ col freno a mano tirato in avvio di ripresa, ritrovandosi quasi subito di nuovo a rincorrere. Del resto inaugura la ripresa con 4 triple quasi in fila Viterbo (2 per Rubinetti, una a testa per Price e Pebole), che dopo aver trascorso gran parte del primo tempo a rincorrere piazza in un amen sorpasso e susseguente allungo, ritrovandosi a +4 (51-47) quando mancano ormai poco più di 16 minuti alla fine. Tuttavia, quella che poteva essere una vera e propria batosta tanto sul morale quanto nell’economia della partita, viene metabolizzata decisamente bene dal San Nilo, che possesso dopo possesso torna a contatto, gestendo uno dei tanti momenti delicati della partita con la lucidità e il piglio della grande squadra. Sugli scudi, neanche a dirlo, un Permon ancora molto ispirato, mentre il sorpasso è affare di Brenda (tap-in su Cittadini) e di Di Simone (2/2 in lunetta per il 53-55), cui gli appena 3 punti realizzati non rendono pieno merito ad una prova comunque positiva, fatta di grande sostanza (soprattutto in difesa) e pochissimi fronzoli. Perciò è +2 (55-57) San Nilo al suono della terza sirena, punteggio che fotografa al meglio una sfida sin qui bellissima, che incarna in pieno lo spirito e la magia dei playoff.

Equilibrio - tanto nella forma quanto nella sostanza - che si protrae anche in avvio di ultima frazione, con Viterbo che pesca in Taurchini un jolly preziosissimo, senza dimenticare i lampi di classe firmati da un Rubinetti al solito molto regolare. La testa del match, però, continua a restare nelle mani del San Nilo, anche perché Permon continua a non sbagliare nulla, persino dalla lunga distanza, trovando dopo un’ottima circolazione di palla la tripla che vale il 61-62 a 8’ minuti dalla fine. Col senno di poi l’ultimo vantaggio dei cryptensi, per cui il finale, purtroppo, si trasforma in un vero e proprio incubo. Nel momento della verità, infatti, l’attacco del San Nilo entra in un lungo e snervante stallo, anche perché la circolazione smette di essere fluida a vantaggio di isolamenti poco efficaci e sbilanciati. Non a caso è proprio in questo frangente che arrivano gli unici contropiedi firmati da Viterbo, che in meno di 3’ minuti piazza un 11-1 di parziale pesantissimo, su cui c’è la firma di un Rovere mortifero e di Casanova, al netto dei soli 4 punti uno dei grandi segreti del successo viterbese. San Nilo che quindi si ritrova sotto di 9 lunghezze (72-63) a poco più di 4’ minuti dal termine e qui, come anticipato in precedenza, a mettere la parola fine sull’incontro sono un po’ la sfortuna, un po’ i meriti dei nostri avversari. Almeno 2-3 palle vaganti, infatti, finiscono letteralmente nelle mani di Viterbo, che comunque ha il merito di non sbagliare nulla nel finale, mentre i nostri ragazzi, nonostante i timeout di Busti, continuano a non segnare praticamente mai, vedendo la partita scivolare via definitivamente.
Finisce così 82-68 per Viterbo una gara1 a due facce, che il San Nilo ha interpretato alla grande per oltre 35’ minuti, arrivando ancora una volta ad un passo dall’impresa. Nel momento della verità, però, è mancata un po’ di lucidità ai nostri ragazzi, che mercoledì 01/06 si troveranno impegnati nel primo dentro-fuori stagionale. Servirà la partita perfetta, senza se e senza ma, meglio ancora se accompagnata dal pubblico delle grandi occasioni. Nessun proclama e nessuna promessa, ma la voglia di tornare a Viterbo è davvero tanta…