STAGIONE AI NASTRI DI PARTENZA: IL SAN NILO SI PRESENTA

Al termine di una stagione dal sapore amaro, culminata con la retrocessione nella nuova Serie C, il San Nilo riaccende i motori in vista della stagione 2024/25. Un’annata che si prospetta stimolante e ricca di novità, in cui i cryptensi proveranno a scrivere un’altra pagina della loro storia recente, tenendo sempre altissima l’asticella delle aspettative. «Quella appena trascorsa è stata un’estate particolare - attacca il presidente Alberto Catanzani – anche perché la delusione arrivata in coda allo scorso campionato è stata tantissima, costringendoci a vivere sensazioni cui non è eravamo abituati, almeno stando agli ultimi 10 anni. Eppure anche questo fa parte dello sport, quindi non possiamo far altro che rimboccarci le maniche e rimetterci a lavorare, provando a non commettere gli errori emersi nel corso della passata stagione».

Errori e disattenzioni pagati a caro prezzo, ma che non cancellano il pezzo di storia recente scritta dal San Nilo. Quella cryptense, infatti, resta ad oggi l’unica società dei Castelli Romani ad aver affrontato un campionato di Serie B, regalando lustro a tutto il territorio: «Ripartiamo da Roseto consapevoli dei nostri limiti – continua il patron Catanzani - ma senza dimenticare la strada che abbiamo dovuto percorrere per arrivare fin lì. Una strada che ci ha portato più di un anno fa a salire in Serie B, vivendo - a partire dalla promozione in casa della Virtus Roma - momenti magici, che in ogni caso non dimenticheremo mai. Poi, come anticipato, c’è stata quest’annata molto complicata, che comunque ci ha fatto crescere, misurandoci con realtà competitive e ben strutturare. Avversari da cui abbiamo provato ad imparare, senza perdere la nostra anima».

Da qui la scelta di modificare qualcosa, cercando comunque di non stravolgere il gruppo e lo staff giunti in Serie B. Non a caso molti dei protagonisti della scorsa stagione sono stati confermati, a partire da coach Stefano Busti e Matteo Catanzani, sempre più centrali nel progetto cryptense. Discorso simile anche per quel che concerne il parco giocatori, con molti dei senior visti in maglia San Nilo nella passata stagione confermati anche in vista della prossima. «Nonostante la delusione abbiamo voluto dare un minimo di continuità al nostro percorso – attacca il d.s. Emanuele Bellizzi – mantenendo l’ossatura delle passate stagioni. Una scelta affatto banale, ma in cui crediamo fermamente, perché siamo certi del valore tecnico e umano di questi ragazzi. Per cui, parlando del roster, posso anticipare le riconferme di Oliva, Spinosa, Corvo, Permon, Chiminello, Reali e Proietti, cui aggiungeremo qualche tassello nelle prossime settimane».

Dopo anni fatti di successi e tante vittorie, invece, si interrompe il rapporto con coach Matteo Apa, Daniele Brenda e Federico Ridolfi, cui il San Nilo augura le migliori fortune per il prosieguo delle loro carriere: «Gli addii sono sempre dolorosi – prosegue il presidente cryptense – ma dopo tutti questi anni era giusto cambiare, provando a intraprendere un percorso nuovo. Ovviamente saremo sempre grati ad ognuno di loro, perché insieme abbiamo scritto un pezzo di storia della società e di questo non potrò che ringraziarli. Daniele, ad esempio, è stato un capitano esemplare, Matteo un professionista serio e Federico, a prescindere dal ritiro, è stata una colonna della nostra società. Però, come anticipato, era arrivato il momento di cambiare, provando ad aprire un ciclo nuovo. Sulla bontà delle nostre scelte sarà il tempo a dare un giudizio, noi non possiamo far altro che aspettare e provare a fare del nostro meglio».

Per le novità, invece, c’è ancora da aspettare, con il San Nilo comunque già settato in vista del prossimo campionato. «A livello di investimenti ci sono società come Pomezia che hanno fatto la voce grossa - chiude Catanzani – ma ovviamente noi proveremo a fare del nostro meglio. A questo proposito la prossima Serie C promette scintille, anche in virtù di una formula molto complicata, ma di certo non cerchiamo scuse o alibi, provando a fare il meglio che possiamo. Lo dobbiamo ai nostri tifosi, che anche in una stagione complicata non ci hanno fatto mancare il loro apporto, e agli sponsor, che hanno continuato ad investire su di noi. Sarà difficile, ma non possiamo e non dobbiamo avere paura.»