POLVERI BAGNATE: VIRTUS OK, SAN NILO AL 3° K.O. IN FILA

 

San Nilo Grottaferrata - Virtus Roma 54-60

Parziali: 19-21 / 14-6 / 8-17 / 13-16

San Nilo: Di Simone 9, Permon n.e., Scarano n.e., Ridolfi 6, Reali 5, Oliva 15, Polselli 9, Brenda 8, Stainier n.e., Proietti, Sinanaj n.e., Ponzelletti 2; Coach: Busti

Virtus: Banach 4, Di Bello 17, Trebbi n.e., Bertoldo, Cavarocchi n.e., Giannini n.e., Galli 11, Zoffoli 7, Scianaro 8, Tolino 2, De Robertis 2, Lucarelli 9; Coach: Tonolli

 

Arriva purtroppo un’altra brutta giornata per la CGold del San Nilo, che manda in archivio questa seconda fase incassando la terza sconfitta consecutiva, giunta in quest’occasione per mano di una Virtus Roma non brillantissima ma più cinica, capace di interpretare meglio i diversi momenti della partita. Ciò che resta, alla fine, è Uno stop amaro, che fa male, e che sottolinea un uno non semplice per i nostri ragazzi, per cui parlano, impietosi, i numeri.
Gli appena 54 punti realizzati, infatti, rappresentano il peggior fatturato offensivo della stagione, con percentuali costantemente al di sotto del 50%, tanto dentro l’area (43% scarso) quanto oltre l’arco dei 3 punti (4/23 alla fine). Fatte queste premesse quasi impossibile pensare di strappare una vittoria, a maggior ragione se aggiungiamo acciacchi vari e l’assenza di Permon, tenuto a riposo a scopo precauzionale ma (speriamo) recuperabile per l’inizio dei playoff. Il resto lo hanno fatto poi i nostri avversari, che di fatto hanno interpretato meglio la gara, sfruttando al massimo i diversi passaggi a vuoto fatti registrare da Brenda e compagni.

A questo proposito, più di tutti, ha pesato un terzo da quarto da incubo, in cui il San Nilo non ha praticamente mai segnato (8 punti realizzati), pagando a caro prezzo i troppi errori commessi al tiro, anche in situazioni di potenziale vantaggio. La Virtus invece è proprio al rientro dalla pausa lunga che ha fatto vedere le cose migliori, anche perché Di Bello (17 punti) si è letteralmente caricato i compagni sulle spalle, facendo canestro anche in situazioni di grande emergenza. Oltre al suo fondamentale anche il lavoro di Galli, tra i protagonisti dello 0-8 ospite che ha aperto la ripresa, break pesante in grado di rivoltare il match come un calzino, cancellando quanto di buono (poco) avevamo fatto nel corso del primo tempo. Del resto, nonostante lo striminzito +6 (33-27) di metà gara, il San Nilo sembrava in sostanziale controllo, complice una seconda frazione quasi a senso unico. Lo dicono, innanzitutto, gli appena 6 punti concessi alla Virtus, mentre i padroni di casa, al netto dei tanti buoni tiri lasciati per strada, sembravano aver ormai rotto il ghiaccio, ripartendo bene dopo il 19-21 della prima sirena. È proprio qui, infatti, che i nostri ragazzi avevano provato ad allungare le mani sulla partita, racimolando col senno di poi troppo poco. Di Simone (9+9) e un Ridolfi molto a corrente alterna gli uomini copertina del sorpasso, con il San Nilo che tocca il massimo vantaggio (30-23) dopo l’ennesima zingarata di ADS in penetrazione. Un lampo, nulla più, che ci porta in dote il già citato +6 di metà gara, che se da una parte sembrava vederci in controllo dall’altra resta un bottino troppo magro vista la carestia offensiva della Virtus.

Nella ripresa, come anticipato, cambia tutto, anche perché l’attacco cryptense entra in un vero e proprio vortice nero, mentre gli ospiti iniziano a crederci per davvero, non fosse altro per lo 0-8 di break con cui si apre la terza frazione. Mini parziale che pesa come un macigno sulle nostre spalle, tanto che la Virtus riesce a mettere quasi subito il muso avanti, con il sorpasso portato in dote da una tripla di Scianaro (39-40), fondamentale non tanto per i punti quanto per il costante lavoro difensivo sui nostri esterni. Il San Nilo, invece, vede crollare le proprie percentuali realizzative, con gli ospiti si preoccupano soltanto di chiudere l’area, anche perché dalla lunga la palla non ne vuole sapere di entrare, complice anche l’entrata nei giochi sempre lenta e piuttosto farraginosa. Ospiti che arrivano così anche a +5 dopo una magia di Di Bello, ma proprio sulla terza sirena Polselli rompe l’incantesimo e torna a segnare, ridandoci un minimo di fiducia in vista della volata finale (41-44).

Ultimi 10’ minuti che sono per stanchezza e ritmo una maratona: si difende forte e non si segna mai, con la stanchezza che si rivela essere ben più di un fattore. Ogni canestro, infatti, viene visto quasi come un goal e i vantaggi, anche se minimi, sembrano muri quasi insormontabili. La parità a quota 45 dello stesso Polselli (9 e 10 rimbalzi) e il tap in di capitan Brenda per il 47-47, in effetti, somigliano molto ad un mezzo miracolo, ma come detto in precedenza la Virtus ha avuto il merito di capire I momenti della partita, riuscendo a non disunirsi nelle difficoltà. Una gran tripla di Lucarelli, infatti, riporta l’inerzia dalla parte degli ospiti, mentre il San Nilo dimostra poca lucidità in questo frangente, eseguendo poco e male i giochi d’attacco. I palloni del potenziale sorpasso, non a caso, si tramutano in un nulla di fatto, e quando Scianaro infila i liberi del 49-54 sembra davvero finita. Reali, a dir la verità, trova proprio nel momento più difficile l’unica gemma di una serata difficile, ma la tripla del 52-54 non è che un’illusione, con gli ultimi 100” secondi che ancora una volta si rivelano letali. Ai nostri ragazzi, infatti, mancano gambe e sangue freddo, mentre la Virtus non si fa trovare impreparata nel momento decisivo, punendo un paio di disattenzioni con le triple di Lucarelli e di un redivivo Zoffoli. Due veri e propri schiaffoni che ci buttano a terra (54-60 il finale) e ci condannano alla terza sconfitta consecutiva. Uno stop dolorosissimo, che pur non compromettendo la qualificazione ai playoff ci porterà ad affrontare un cammino decisamente più complicato. Oltre a non avere il vantaggio del fattore campo, infatti, troveremo sulla nostra strada il San Paolo, squadra giovane, in fiducia e protagonista di un ottimo cammino, che l’ha sempre vista a ridosso delle prime posizioni. Sarà difficile e mai come in quest’occasione avremo bisogno del supporto di tutti. Perché è nelle difficoltà che è di fondamentale importanza fare squadra…