COSÌ NON VA: FRASSATI ESPUGNA IL PALACOSCIA

 

San Nilo Grottaferrata - Frassati Ciampino 55-65

Parziali: 21-19 / 7-22 / 16-10 / 11-14

San Nilo: Di Simone 1, Chiminello 3, Permon 20, Reali 3, Mazzocchia 2, Spinosa 3, Oliva 13,  Brenda 10, Scarano n.e., Proietti, Sinanaj n.e.; Coach: Busti
Frassati: Pichini, Monaco n.e., Iori L., Antonaci 5, Rossi 8, Zuddas n.e., Cecchetti 11, Spizzichini 6, Nafea 4, Iori F. n.e., Miglio 15, Giacomi 16; Coach: Martiri

 

Ancora una sconfitta e ancora una prestazione molto deludente per la CGold del San Nilo, che pure in casa mostra una delle sue versioni peggiori, lasciando i due punti in palio in mano ad una Frassati semplicemente più concreta. In effetti, al di là delle percentuali (che ovviamente hanno inciso), gli ospiti sono parsi più convinti e convincenti, mentre sul fronte opposto, eccezion fatta per un pubblico encomiabile, la sensazione è che nessuno (o quasi) abbia creduto per davvero alla vittoria.
E pensare che almeno nell’approccio era stato un buon San Nilo: pur senza fare cose strabilianti abbastanza positivo l’avvio dei ragazzi di Busti, un po’ troppo morbidi in difesa ma ordinati in attacco, dove soprattutto Oliva (14 e 4 assist) trova con continuità il fondo della retina, al netto delle attenzioni riservate dagli ospiti (10 falli subiti alla fine). In casa Frassati, invece, ci pensa spesso Miglio a togliere le castagne dal fuoco, ma alla boa dei 5’ minuti è vantaggio, seppur minimo, a favore del San Nilo (14-12). Piccolo margine che un contropiede di un ottimo Brenda aggiorna sul +4 (19-15), ma come anticipato i nostri ragazzi graffiano poco in difesa, e quello che sembrava il là per un primo vero allungo si trasforma nell’inizio di un vero e proprio incubo.

Dopo il 21-19 della prima sirena, infatti, i nostri ragazzi entrano in totale confusione, facendo riaffiorare tutte le difficoltà già evidenziate nel match d’esordio. Lo dicono le tante forzature da oltre l’arco (4/17 dopo i primi 20’ minuti) e una circolazione a tratti assente, che facilita e non poco il compito di Frassati. Non a caso gli ospiti prima pareggiano i conti e poi sorpassano (22-24 dopo un bel jumper di Giacomi), costruendo proprio in questa seconda frazione le basi per una vittoria ampiamente meritata. Eccezion fatta per una tripla di Reali, infatti, non produce nulla il nostro attacco, con Frassati che ne approfitta per scappare via, punendo senza troppi fronzoli ogni singolo errore commesso dai nostri ragazzi. A questo proposito da sottolineare la regolarità di Giacomi, mentre a firmare il +8 (25-33) ospite ci pensa Rossi con una gran tripla. Busti nel frattempo prova a mischiare un po’ le carte in tavola, ma pure dalla panchina arrivano poche risposte e così Frassati vola addirittura a +12 (25-37), complice il primo squillo di Cecchetti. Di fatto e nei fatti una vera e propria batosta per i cryptensi, che di idee sembrano averne poco e un pizzico confuse, tanto che la tripla di Permon non è che un lampo in mezzo al buio. A ridosso della pausa di metà gara, infatti, arriva una doppia disattenzione sanguinosa per il San Nilo, che dopo aver regalato due liberi a Rossi completa la frittata dimenticandosi di Cecchetti a rimbalzo, un chirurgo nel firmare sulla sirena il 28-41 di metà gara.

Un -13 assolutamente giusto, che quantomeno pizzica nell’orgoglio Brenda e compagni, che almeno nella terza frazione un piccolo cambio di marcia lo piazzano. Merito di una difesa finalmente più attenta, mentre in attacco ci prova Permon a caricarsi i compagni sulle spalle (20 e 4 recuperi), ma quando la rimonta sembra ormai cosa fatta la luce si spegne di nuovo, questa volta in maniera anche più preoccupante rispetto a settimana scorsa. In effetti, nonostante il canestro del -6 (41-47) siglato da Oliva, proprio a metà della terza frazione il San Nilo si perde di nuovo, sprecando prima un paio di buoni contropiedi e poi riallentando la pressione difensiva. Soprattuto quest’ultimo un errore pagato a carissimo prezzo dagli uomini di Busti, che in evidente difficoltà psicologica pagano pegno anche dalla linea della carità (6/13 alla fine), permettendo a Frassati di affacciarsi sul rettilineo finale ancora a distanza di sicurezza (44-51), non fosse altro per un contropiede regalato a Nafea e una magia del solito Cecchetti.

Relativamente agli ultimi 10’ minuti, al netto di qualche piccolo break, poco da salvare in casa San Nilo, con i nostri ragazzi che pur provandoci sembrano quasi irretiti dalla paura, facilitando una volta di più il compito dei nostri avversari. In effetti quasi tutto troppo semplice per Frassati, che nonostante percentuali assolutamente normali ha il merito di restare sul pezzo anche in questo finale di gara, mantenendo sempre e comunque almeno 8 punti di vantaggio. Sul fronte opposto, come anticipato in precedenza, tanta confusione e pure un pizzico di paura per il San Nilo, che al di là di tutto sembra aver smesso di crederci molto prima della sirena finale, sbagliando più che altro a livello di scelte. In effetti, nonostante una bella schiacciata di Oliva in contropiede, l’encefalogramma di Brenda e compagni resta piatto, con il -9 (48-57) sul tabellone che incide poco sull’economia del match, eccezion fatta per il coinvolgimento dei nostri tifosi. La parola fine, così, la mette Spizzichini con una bella tripla dal mezzo angolo, con Frassati che dopo esser tornata a +11 (50-61) gestisce bene anche gli ultimi 2’ minuti di gara, portandosi a casa una vittoria assolutamente meritata.
55-65 il risultato finale, punteggio che pure a livello numerico dice molto, sottolinenando una volta di più tutte le difficoltà vissute in questo momento dai nostri ragazzi. Ovviamente è inutile far processi, così come cercare i colpevoli di questa brutta partenza, che inevitabilmente qualche campanello d’allarme lo fa suonare. Da lunedì, però, sarà importante provare a voltare pagina e iniziare a pensare alla trasferta di domenica prossima a Viterbo. Un match difficilissimo, cui arriviamo col morale a terra e senza vittorie all’attivo, ma è nelle difficoltà che è necessario restare uniti, anche perché, per fortuna, la strada seppure in salita resta ancora molto lunga.