ALTRA IMPRESA: UN IMMENSO OLIVA TRASCINA IL SAN NILO ALLA VITTORIA

 

San Nilo Grottaferrata - Esperia Cagliari 73-70

Parziali: 14-19 / 19-21 / 28-17 / 21-13
San Nilo: Chiminello 9, De Nicola n.e., Reali 19, Mazzocchia 4, Spinosa 6, Oliva 30, Brenda 3, Proietti 2, Sinanaj n.e.; Coach: Busti
Cagliari: Manca N. 5, Cabriolu 6, Chessa 4, Villani 14, Picciau 16, Locci 6, Perez Da Rold 2, Fois 2, Garello 12, Sanna 3; Coach: Manca F.
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Ancora una vittoria in rimonta per un San Nilo semplicemente infinito, che se a San Paolo aveva compiuto un’autentica impresa, contro Cagliari riesce a fare persino meglio (e peggio al tempo stesso), spuntandola sulla sirena grazie ad una magia di un clamoroso Oliva. Sua la tripla di tabella che fa esplodere un PalaCoscia al solito caldissimo, portando nelle casse del San Nilo una sfida stregata, simile per certi versi allo sfortunato esordio casalingo contro Frassati. Eppure, ancora una volta, Brenda e compagni dimostrano di avere tanto carattere e un cuore enorme, riscattando un primo tempo orrendo con una ripresa splendida, giocata col piglio della grandissima squadra nonostante le rotazioni ridotte praticamente all’osso (out Di Simone e Permon, con Chiminello lontanissimo dal 100%).
E pensare che almeno in avvio non erano dispiaciuti affatto i nostri ragazzi: nonostante l’intensità di Cagliari avvio positivo quello dei cryptensi, che trascinati da un Chiminello molto in palla (6 punti consecutivi) provano ad allungare subito le mani sulla partita, girando alla boa dei 5’ minuti sul +4 (12-8) anche grazie ad una tripla di Reali, servito guarda caso dal solito Chiminello. Da qui in poi, però, inizia tutta un’altra partita, con il San Nilo che perde improvvisamente il filo del discorso, andando incontro a 15’ minuti davvero da incubo. Del resto, eccezion fatta per un doppio 1/2 di Brenda e Oliva in lunetta, i padroni di casa non segnano più da qui fino alla prima sirena, collezionando brutte perse e tiri forzati, su cui c’è comunque lo zampino di una Cagliari indemoniata, che almeno nel primo tempo ha dimostrato di averne di più. Eloquente a questo proposito il 2-11 di parziale piazzato a chiusura del primo quarto, propiziato dalle scorribande di Garello e dalla tripla di Villani, più di un fattore per larghi tratti del match. Ospiti che toccano così il +5 (14-19) alla prima sirena, mentre il San Nilo finisce per accusare il colpo, anche perché le percentuali restano bassissime e pure a livello d’intensità da salvare c’è davvero ben poco.

Del resto, come anticipato in precedenza, il peggio deve ancora arrivare per i cryptensi: nella seconda frazione, in effetti, il divario si acuisce sensibilmente, con Cagliari che continua a giocare con un entusiasmo contagioso, mentre i padroni di casa arrancano, denotando ancora in attacco i problemi maggiori. Lo dicono gli appena 4 punti segnati in 5’ minuti abbondanti, mentre sul fronte opposto Manca e soprattutto Villani continuano a non sbagliare nulla, spingendo la formazione ospite fino ad un più che meritato +11 (16-27). Busti nel frattempo prova a girare l’inerzia attingendo a piene mani dalla panchina, ma nonostante qualche lampo isolato e i tanti falli subiti il pallino del gioco resta saldamente in possesso degli ospiti, anche perché Chessa e compagni continuano a giocare con il coltello tra i denti, con coach Manca F. che riceve risposte confortanti da tutti gli effettivi. Non a caso sono del rientrante Locci (match solidissimo) e di Sanna i canestri che valgono il +16 (17-33), mentre in casa San Nilo le uniche giocate d’energia sono quelle firmate da Proietti (13’ minuti di qualità) e Mazzocchia, senza dubbio tra i più positivi nel grigiore generale del primo tempo cryptense. Le percentuali dei nostri ragazzi, peraltro, non accennano a salire, e così, a 3’30 dalla pausa di metà gara, il tabellone dice +20 (18-38) Cagliari, complici altri 5 punti in fila di uno scatenato Villani. Nel finale, per fortuna, il San Nilo dà finalmente qualche segno di vita, ma al rientro negli spogliatoi Cagliari è ancora padrona del match (24-40), anche perché il San Nilo non riesce proprio a cambiare marcia (2/11 dalla lunga e addirittura 7/23 dal campo).

Eppure, così come dimostrato al PalaSpano contro il San Paolo, la nostra è una squadra “speciale”, capace di cambiare improvvisamente volto alla partita anche in situazioni che sembrano disperate. Ovviamente serve un po’ di fortuna e la complicità degli avversari (fisiologico il calo delle percentuali ospiti), ma sulla clamorosa rimonta confezionata in questa ripresa c’è, enorme, la firma dei nostri ragazzi. Del resto, nonostante il primo squillo di Reali, Cagliari sembrava aver mantenuto lo smalto del primo tempo, inaugurando la ripresa con una gran tripla di Picciau. Atteggiamento e volti dei cryptensi, però, iniziano ad essere molto diversi, così come l’andamento della partita. Non a caso Reali comincia a fare… il Reali (19 e 4 assist), mentre Oliva fa semplicemente il fenomeno (30 con 10 rimbalzi e 9 falli subiti), tramutando in oro tutti i palloni toccati. San Nilo che in effetti inizia a recuperare terreno (31-45), mentre per abbattere il muro della doppia cifra di svantaggio ci vogliono poco più di 5’ minuti  (38-47), compolici le giocate sciorinate dalla coppia Reali-Oliva. Cagliari, invece, paga probabilmente un pizzico di stanchezza in questo frangente, riuscendo a muovere il tabellino solo grazie a qualche iniziativa di Picciau. Coach Manca F., quindi, prova a fermare l’emorragia con il timeout (42-50 sul tabellone), ma il San Nilo ormai inizia a crederci per davvero, e al netto di qualche rimbalzo lasciato per strada continua a recuperare terreno, trovando il -5 (47-52) dopo l’ennesima doppia fiammata di Reali e Oliva (terzo quarto da 26 punti - 11+15 - in coppia). Risposta ospite affidata, invece a Manca N. (tripla), ma ormai è partita vera al PalaCoscia, con un buon Mazzocchia a siglare il jumper del -3 (52-57) quando il match entra nell’ultimo minuto della terza frazione. Padroni di casa che avrebbero anche in mano il pallone del pareggio, ma sulla terza sirena è solo Cagliari a muovere il punteggio, con Picciau a siglare in contropiede il layup del 52-57.

Gli ultimi 10’ minuti, col senno di poi, sono un’autentica battaglia: al di là degli schemi e dei vari accorgimenti tattici si gioca davvero sul filo dei nervi, con il match a cambiare continuamente padrone. Capitan Chessa, ad esempio, inaugura l’ultima frazione tirando fuori dal cilindro 4 punti pesantissimi, ma sul fronte opposto Reali e soprattuto Oliva continuano a fare pentole e coperchi, con PO12 che prima sfrutta a dovere il missmatch con Picciau, poi stoppa (con recupero) lo stesso Picciau e, infine, dopo la rubata, chiude in contropiede un gioco da 3 punti da favola, che a 8’ dalla fine vale il -1 (60-61). Risposta di Cagliari affidata allora alle mani di Garello, ma in uscita dal timeout Mazzocchia recupera un pallone pesantissimo e così, dopo il 2/2 di Reali in lunetta, il San Nilo completa finalmente la rimonta, rimettendo la testa avanti (62-61) dopo 25’ lunghissimi minuti. Padroni di casa che a dirla tutta, complici le difficoltà degli ospiti, sembrerebbero avere nelle corde anche un allungo più sostanzioso, ma un po’ di frenesia ci porta a qualche forzatura di troppo, con Cagliari che pur sbagliando diversi liberi ne approfitta per mantenersi in scia, ritrovandosi sul -3 (66-63) nonostante gli appena 6 punti realizzati nei primi 7’ minuti dell’ultima frazione. Nel frattempo, ad aprire la volatona finale c’è il 2/2 di Garello in lunetta e il canestro di Locci a rimbalzo d’attacco, mentre il San Nilo vive un piccolo blackout in questo frangente, che porta ad un paio di perse banali e all’1/3 in lunetta di Spinosa, buono “solo” per pareggiare i conti (67-67). Perciò si decide tutto nell’ultimo minuto e mezzo, 90” secondi di passione in cui succede davvero di tutto. Il gioco da 3 punti completato da Picciau e la successiva persa di Brenda, infatti, sembrano sancire la definitiva vittoria di Cagliari (67-70), ma il cuore del San Nilo è davvero enorme, con lo stesso Brenda che recupera in tuffo una palla vagante dal peso specifico enorme, mentre il pareggio è opera di un immenso Oliva, che in tandem con Spinosa recupera dalla spazzatura un pallone che sembrava di Cagliari (anche se con un tocco di piede sospetto), realizzando nell’extra possesso successivo la tripla del 70-70 a 34” secondi dal termine. Cagliari in uscita dal timeout costruisce un gran tiro per Cabriolu, ma un piede sulla linea di fondo annulla tutto, lasciando l’ultimo possesso ai nostri ragazzi. Il resto, come si suol dire, è storia, con Oliva che corona una partita pazzesca segnando anche la tripla della vittoria, con la successiva preghiera di Locci che scheggia a malapena il tabellone.
Grazie al 73-70 finale arriva quindi la 4ª vittoria consecutiva per i nostri ragazzi, che nonostante le assenze, gli acciacchi e il solito primo tempo sonnolento confezionano un’altra splendida impresa, grazie alla quale continuare la rincorsa ai primi posti. Certo, a partire così male prima o poi ci scotteremo, ma almeno stasera ci godiamo la gioia per una vittoria che sembrava impossibile, anche per merito di un’ottima Cagliari. Però, lo diciamo una volta di più, questa squadra e lo staff tecnico hanno qualcosa dentro di davvero speciale. Ora però testa alla super sfida con Ferentino, attuale seconda forza del girone, che affronteremo ancora in casa il prossimo 19/11, con palla a due prevista alle 18.30
#GrazieRagazzi