SAN NILO SCIVOLA A PONTINIA: CRYPTENSI SCONFITTI IN VOLATA 87-80

 

Virtus Pontinia - San Nilo Grottaferrata 87-80
Parziali: 19-20 / 22-16 / 25-32 / 21-12
Pontinia: Caldarozzi 7, Di Santo, Nardin 17, D’Anolfo 18, Iannilli 28, Cassandra 3, Laera n.e., Tricarico n.e., Picarazzi 6, Berardi 8; Coach: Morassi, Ass.Coach: Spada
Grottaferrata: Ortenzi n.e., Rossi 12, Reali 16, Tretta 8, Garofolo 4, Spizzichini 13, Sinanaj n.e., Ponzelletti n.e., Brenda 13, Proietti n.e., Stainier, Ridolfi 14; Coach: Busti, Ass.Coach: Apa

 

Si conferma un vero e proprio tabù la trasferta in terra pontina per il San Nilo Grottaferrata, che sul campo della Virtus Pontinia incappa nel primo stop stagionale (dopo le 4 sconfitte rimediate lo scorso anno), giunto al termine di 40’ minuti molto ruvidi e non privi di polemiche.

Il riferimento, inevitabilmente, è al gesto violento e assolutamente antisportivo da parte di Iannilli, che a metà del terzo quarto ha colpito con una testata gratuita e a palla lontana capitan Brenda. Episodio che sicuramente avrebbe potuto cambiare le sorti dell’incontro, se non fosse per il salvagente tirato dagli arbitri al totem pontino, sanzionato “soltanto” con un fallo antisportivo. A prescindere da tutto un qualcosa che ci fa male anche più della sconfitta, perché gesti del genere sono (e lo saranno sempre) inammissibili, a qualsiasi livello si giochi.

Fatta questa premessa giusto riconoscere i meriti di una Pontinia solidissima, bravissima nello sfruttare al meglio tutte le ingenuità commesse dai cryptensi, soprattutto in difesa molto lontani dagli standard cui ci avevano abituato. Lo dicono, più dei 28 punti concessi a Iannilli (che comunque almeno un paio di infrazioni di 3 secondi le avrebbe “meritate”), gli 87 punti messi a segno dai padroni di casa, discretamente lucidi anche nella gestione del finale di gara.

E pensare che, almeno a sprazzi, Grottaferrata ne aveva avute diverse di occasioni per prendere pienamente possesso del match, chance più o meno ghiotte gettate nel cestino dei rifiuti in seguito ad un paio di brutti blackout difensivi. Il finale in crescendo della prima frazione (sorpasso sul 19-20 dopo esser stati sotto 14-7), infatti, meritava miglior sorte, così come  il +4 (64-68) toccato sul finire della terza frazione, che alla fine dei conti aveva coronato nel migliore dei modi una bella rimonta iniziata dopo il -13 (36-23) incassato a 5’ minuti dalla pausa lunga. Dettagli che alla fine dei conti hanno fatto tutta la differenza del mondo, lasciandoci con tantissimo amaro in bocca.

Merito, tra gli altri, di D’Anolfo e di un Nardin chirurgico, che hanno reso vana la solita splendida partita giocata da Brenda e la buona prestazione offerta da Reali, protagonista assoluto di un terzo quarto che Grottaferrata ha chiuso addirittura con 32 punti realizzati. Come anticipato, però, la difesa non ha funzionato come nella migliore delle occasioni, lasciando a Pontinia tempo e modo di rimettersi in carreggiata e vincere poi la sfida in volata.

Perciò si ferma a 3 la striscia di vittorie consecutive incassate dai ragazzi di Busti, che nel prossimo fine settimana riapriranno le porte del PalaCoscia per la sfida contro Civitavecchia, in cerca di riscatto dopo il rocambolesco 0-20 interno incassato al cospetto di Frassati a causa dell’assenza del Medico. Partita da vincere e da cui ripartire, mettendosi definitamente alle spalle lo stop di oggi. Sconfitta che peraltro ci può stare nell’ottica di una stagione così lunga e complicata, mentre quello che non ci va proprio giù è l’antisportività di alcuni gesti e l’ingiustificabile riverenza con cui è stato tutelato Iannilli, che della protezione degli arbitri, lo dice il curriculum, non ne avrebbe neanche avuto bisogno.

Detto questo complimenti a Pontinia per la vittoria e guai a far drammi: sabato prossimo si riparte con l’entusiasmo e la voglia di sempre. Nella vittoria e nella sconfitta sempre #ForzaGrotta