SCONFITTA INDOLORE A PALESTRINA: SAN NILO K.O. MA SECONDO

 

Pall. Palestrina - San Nilo Grottaferrata 74-64

Parziali: 27-15 / 14-20 / 21-14 / 12-15

Palestrina: Rischia 18, Aimaretti 6, Greco 11, Serino 2, Molinari 4, Mastropietro, Colagrossi 3, Balboni 7, G.Rossi 14, F.Rossi, Mattarelli, Cara 9; Coach: Chiapparelli

San Nilo: Di Simone 5, Permon 9, Ridolfi 14, Reali 6, Oliva n.e., Polselli 15, Scarano n.e., Brenda 8, Stainier n.e., Proietti 3, Sinanaj n.e., Ponzelletti 4; Coach: Busti

 

Si chiude con una sconfitta, seppure indolore, la prima fase della CGold del San Nilo, sgambettata da Palestrina al termine di un match non bellissimo, che i nostri ragazzi non hanno certamente giocato al meglio delle loro possibilità. Colpa probabilmente di un approccio sin troppo soft (27-15 alla prima sirena), risultato decisivo tanto quanto le basissime percentuali (1/18 dalla lunga, 13/24 ai liberi) e i meriti di una Palestrina sicuramente più aggressiva e precisa (13 triple messe a segno). Poche, invece, le note positive per i cryptensi, se non la continua crescita di Proietti e il mantenimento del 2º posto, che ci spinge alla seconda fase con un bottino di 6 punti, gli stessi della Stella Azzurra Roma (testa di serie numero 1).
Venendo alla cronaca, come anticipato in precedenza, troppo molle l’approccio dei nostri ragazzi, con i ritmi bassi che premiano in maniera evidente il piano partita dei prenestini, subito vicini alla doppia cifra di vantaggio (14-6 dopo 5’ minuti) grazie ai primi squilli di Rischia e alla vivacità di Aimaretti, fermato soltanto dai problemi di falli. Nel frattempo, per provare a fermare l’emorragia, Apa chiama timeout, ma al di là di una tripla di Reali (l’unica di tutta la partita) quasi inesistente la reazione dei cryptensi, per cui il peggio sembra debba ancora arrivare. Del resto il San Nilo perde un po’ troppi palloni in attacco, mentre in difesa sono le disattenzioni a farla da padrone, con Palestrina che ne approfitta per mandare in scena una sessione di triple (2 per un ottimo Greco, 1 di Rossi G.) e volare sul +12 (27-15).

Nella seconda frazione, però, la musica finalmente cambia, e nonostante Palestrina tocchi il massimo vantaggio sul +13 (30-17) non si fa attendere la risposta del San Nilo, in grado in meno di 2’ minuti di rimettersi in carreggiata e provare a giocarsi le proprie chance. Tra i più attivi il solito ottimo Ridolfi (12+8), supportato al meglio da un Di Simone molto a corrente alterna, protagonista comunque del mini break (2-9) che riporta il San Nilo a distanza di sicurezza (32-26 dopo 15’ minuti). Palestrina nel frattempo accusa diversi problemi di falli (2 a testa per Balboni, Molinari e Aimaretti), un po’ per una difesa non sempre attenta sui close out, un po’ per un evidente miglioramento della fluidità offensiva degli ospiti. Tuttavia non si concretizzerà mai del tutto la rimonta degli uomini di Busti, che da qui alla fine, soprattutto nei possessi più importanti, faranno registrare diversi passaggi a vuoto. Nel finale di tempo, ad esempio, il San Nilo si perde prima Greco, glaciale nell’infilare dall’angolo la tripla che vale il 38-30, e poi Molinari, che a pochi secondi dalla sirena rende vani i tentativi di Ridolfi e di Brenda (8 punti e 8 rimbalzi), utili per limitare i danni, con i cryptensi che chiudono così sul -6 (41-35) un primo tempo vissuto costantemente sulle montagne russe.

Continuo sali scendi che si ripete anche in avvio di ripresa, dove in un certo senso il San Nilo produce il massimo sforzo. Nonostante la tripla a freddo di Molinari, infatti, i ragazzi di Busti tornano a -2 (43-41), anche perché oltre a Ridolfi prova a scaldarsi anche Permon, un po’ impreciso al tiro (4/13 dal campo) ma fondamentale nel dare un po’ di imprevedibilità all’attacco cryptense. Tuttavia, come sottolineato in fase di presentazione, la rimonta del San Nilo non si compirà mai del tutto, con il finale della terza frazione che si trasforma di fatto in un incubo a tinte arancioverdi. Eloquente a questo proposito il 19-8 di parziale chiuso dai prenestini in poco più di 5’ minuti, con gli ospiti che si spengono ancora una volta sul più bello, soprattutto dal punto di vista difensivo. Non a caso Palestrina chiude la terza frazione realizzando addirittura 5 triple in fila, con uno scatenato Rossi G. a bucare a ripetizione la nostra retina. Al resto, invece, ci pensano Balboni e Cara, con il San Nilo che per la prima volta vede vacillare il -19 dell’andata (59-44). Per fortuna Polselli più degli altri ha programmi diversi (bella ripresa dopo un avvio non semplice), e così la sfida resta aperta, con i nostri ragazzi sul -13 (62-49) al suono della terza sirena.

Nel finale ancora tantissimi capovolgimenti, con entrambe le squadre che possono sicuramente recriminare per non aver sfruttato al meglio le tante chance concesse da una partita veramente strana. Palestrina, infatti, nonostante l’ottimo finale di terza frazione smette di battere il ferro, permettendo al San Nilo di nutrire ancora un filo di speranza, non fosse altro per lo strapotere nel pitturato di Polselli (11 rimbalzi). Tutto dell’ex San Paolo il controparziale che vale il -10 (65-55 a 7’ dalla fine), ma ancora una volta ci manca il centesimo per fare l’euro intero, e quella che poteva essere l’alba della rimonta si trasforma in un piccolo grande spavento, che porta Greco, ancora lui, a realizzare in contropiede il +14 (69-55) prenestino. Tuttavia, quando sembra ci si possa giocare tutto sulla differenza canestri, il San Nilo torna rabbiosamente in partita, con Palestrina che invece mostra il braccino in questo frangente, rischiando di buttare tutto via. Neanche a dirlo c’è ancora lo zampino di Polselli nella rimonta dei cryptensi (69-64 a 60” secondi dal termine), che con l’inerzia tutta a favore possono persino sognare un clamoroso sgambetto. Sogno svanito per mano di Rischia (finale da campione) e per gli errori dalla lunga di Reali e Permon, di fatto istantanee perfette di un sabato non da San Nilo.
Il 74-64 finale, però, finisce per non compromettere nulla, con Brenda e compagni che chiudono quindi al 2º posto questa prima fase, ritrovandosi nel girone con Stella Azzurra, Virtus Roma e, presumibilmente, Carver. Accoppiamenti niente affatto semplici, ma con i 6 punti lasciati in dote da questa prima parte di stagione le sensazioni restano sicuramente positive. Per il resto ripartiamo da questa sconfitta, da non sottovalutare ma neanche da demonizzare, consapevoli che per raggiungere il bersaglio grosso sarà necessario fare un ulteriore step in avanti. Ora, in attesa della seconda fase, una settimana di riposo, nella quale recuperare la forma migliore (Oliva e Stainier ancora assenti) e le energie mentali bruciate fino ad oggi.

Forza ragazzi