IL SAN NILO SI BUTTA VIA: LA CARVER VINCE IN VOLATA

 

Carver Cinecittà - San Nilo Grottaferrata 81-78

Parziali: 23-28 / 17-21 / 14-13 / 27-16

Carver: Riccardi, Puglia, Fabrizi, Ciancaglini 2, Afeltra 13, Giampaolo, Provvidenza 38, Manzotti 5, Pagnanelli 14, Dinatale 9; Coach: Tretta

San Nilo: Di Simone 9, Permon 15, Ridolfi 10, Reali 9, Oliva 2, Polselli 12, Scarano n.e., Brenda 11, Stainier n.e., Proietti n.e., Sinanaj n.e., Ponzelletti 10; Coach: Busti

 

Una brutta serata, che fa male e che deve far ragionare. Si riassume così la domenica della CGold del San Nilo, che al rientro dalla Pasqua incassa la prima sconfitta della seconda fase, buttandosi via proprio quando la vittoria sembrava ormai in pugno. Alla sirena finale, invece, è la Carver a festeggiare, con i romani che pur avendo rincorso per 39’ minuti non sono mai andati k.o., giocando sin dall’inizio con maggiore intensità e cattiveria. Anche per questo il rammarico è tantissimo, a maggior ragione se si ripensa agli ultimi maledetti 100” secondi di partita, gestiti male e “interpretati” forse peggio dai nostri ragazzi, che ancora una volta si sono specchiati e piaciuti un po’ troppo.
E pensare che l’avvio lasciava presagire una partita molto diversa, con la Carver che sparacchia dalla lunga senza fortuna, mentre il San Nilo trova buone trame e percentuali altissime dalla lunga, volando in un amen a +8 (5-13 dopo 4’ minuti). Merito di un Permon subito molto ispirato (2 triple per aprire la partita), supportato al meglio da Polselli, preciso tanto da sotto (anche 16 rimbalzi) quanto da oltre l’arco. Così arriva molto presto il timeout di Tretta, ma al di là di uno scatenato Provvidenza (38 punti alla fine) continua a fatturare poco l’attacco dei padroni di casa, nuovamente a -8 (12-20) dopo il primo squillo di Oliva, non al meglio per via dei soliti fastidi al ginocchio. Già qui, col senno di poi, si manifestano i primi errori del San Nilo, che nonostante una prima frazione da 28 punti realizzati si ritrova senza quasi nulla in mano, anche perché la difesa più che graffiare “accarezza” la Carver, riportata a contatto prima da Afeltra e poi da Dinatale (23-28 alla prima sirena).

Nel secondo quarto, per certi versi, il copione è analogo: a fare la partita sempre il San Nilo, che continua a flirtare con la doppia cifra di vantaggio, vivendo un mini blackout proprio quando la partita sembra indirizzarsi sui binari giusti. Accade per esempio dopo appena 2’ minuti dalla ripresa del gioco, con un ottimo Brenda (prezioso anche in attacco) e Ridolfi a capitalizzare al meglio un paio di rimbalzi in attacco dal peso specifico notevole (25-33 dopo 12’ minuti). Qui il San Nilo, a dirla tutta, potrebbe scappare via del tutto, anche perché restano decisamente basse le percentuali della Carver, che muove il tabellino solo grazie a Provvidenza e Pagnanelli, sempre più nel vivo dopo un avvio a marce ridotte. Sul fronte opposto, invece, Di Simone ha un impatto notevole in uscita dalla panchina (3 falli subiti), con il San Nilo che abbatte per la prima e unica volta il muro della doppia cifra (27-38). Vantaggio importante (anche psicologico) che meritava certamente una sorte migliore, ma più che piazzare la zampata decisiva il San Nilo finisce per gestirsi, tornando negli spogliatoi ancora avanti nel punteggio (40-49) ma con la sensazione di aver sprecato una buona occasione, al netto del nervosismo per qualche non fischio di troppo.

A proposito di buone chance lasciate per strada pure la terza frazione ci lascia con più di un pizzico di amaro in bocca. Con i ritmi più bassi, infatti, calano ulteriormente anche le percentuali al tiro, con il San Nilo che quindi resta avanti e quasi sempre in controllo. Polselli e Brenda, del resto, continuano a fare bene sotto le plance, e nonostante gli spunti di Dinatale dopo 23’ minuti è ancora +9 (44-53) a favore dei nostri ragazzi. Carver che nel frattempo prova a riavvicinarsi anche grazie alle giocate di un indemoniato Provvidenza, ma tra qualche palla persa di troppo e qualche buona difesa il San Nilo comunque tiene, rialzandosi una prima volta dopo il -5 (48-53) di Provvidenza e qualche minuto più tardi dopo il -4 (54-58) del solito Dinatale. Merito di un positivo Ponzelletti, mentre il +8 (54-62) che chiude la terza frazione lo sigla in penetrazione un Di Simone sempre molto concentrato, cui manca probabilmente anche qualche altro fallo subito, non fosse altro per le attenzioni sempre maggiori riservate dalla difesa della Carver.

Purtroppo per il San Nilo, però, il peggio deve ancora arrivare, e lo fa sotto forma di doccia gelata in un finale ricco di occasioni sprecate. Eppure, al netto della reazione dei romani, ancora nelle mani dei nostri ragazzi il pallino del gioco, anche perché Ridolfi e Di Simone continuano ad andare in lunetta con buona costanza, mentre la Carver si affida a Manzotti e al solito Provvidenza, che con 3 triple in rapida successione provano a rimettere ancora una volta tutto in discussione (63-68 a 7’ dalla fine). Minuti in cui soprattutto in difesa commettiamo troppi errori, mentre in attacco, complice l’intensità dei romani, la circolazione di palla inizia a stagnare, togliendoci tutte quelle certezze accumulate nei minuti precedenti. Tuttavia 4º e 5º fallo di Pagnanelli tengono l’inerzia dalla parte dei cryptensi, che a 4’ dalla fine iniziano ad intravedere lo striscione del traguardo, non fosse altro per il +6 (67-73) sul tabellone. Vantaggio che i nostri ragazzi sembrano poter mantenere, a maggior ragione dopo il tecnico a Tretta e l’appoggio da sotto di Permon, con il San Nilo avanti di 4 (73-77) e con il possesso in mano a 100” secondi dalla fine. Qui, come anticipato, c’è l’inizio della fine per Brenda e compagni, che dopo essersi divorati il canestro della staffa (errore da sotto di Polselli) spengono del tutto la luce, regalando alla Carver un successo che sembrava ormai in ghiaccio. Neanche a dirlo è una tripla di un Provvidenza in trance agonistica a condannarci, con gli ultimi assalti di Reali che si infrangono sul ferro, così come le nostre speranze di assicurarci la matematica certezza dei primi due posti.
L’81-78 finale, invece, ci costringerà a rifare un po’ tutto da capo in queste ultime due delicatissime giornate, da affrontare senza fare drammi ma con la consapevolezza che serve di più, più intensità, più garra e più carattere. Quindi testa alla prossima, in programma il 30/04 alle 18.15 contro la Stella Azzurra… Di sicuro ci sarà voglia di rivalsa.